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Abruzzo, la Cisl sul rapporto Bankitalia: “Vera ripresa solo se genera occupazione”

Abruzzo, la Cisl sul rapporto Bankitalia: “Vera ripresa solo se genera occupazione”

PESCARA, 23 novembre – “Solo se saprà creare nuova occupazione, e di qualità, si potrà parlare di vera e propria ripresa: altrimenti sarà una ripartenza per pochi che non potrà che accentuare diseguaglianze e nuove povertà”.  Dopo la presentazione del rapporto congiunturale di Banca d’Italia sull’economia regionale, nel quale si evidenziano segnali di ripresa, sulla situazione economica abruzzese interviene Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che invita a non lasciarsi andare a facili entusiasmi.

“E’ vero che ci sono segnali incoraggianti – spiega – che arrivano dalla crescita dell’export e dalle grandi imprese. Ma gli incontrovertibili dati su un’occupazione che arretra o che fa una grande fatica a rilanciarsi dimostrano che la tutela del lavoro deve diventare sempre più centrale nelle scelte politiche come in quelle imprenditoriali. Perché altrimenti non si potrà parlare di ripresa globale, che è quella cui dobbiamo tendere”.

Per Lombardo è poi importante non abbassare la guardia su alcuni segnali che arrivano dal sistema produttivo regionale:

“Accanto a grandi industrie che stanno intercettando nuove opportunità di rilancio, trascinando positivamente intere filiere, ci sono anche vertenze aperte che necessitano di essere seguite con grande attenzione, come nel caso della Honeywell di Atessa. Questo vuol dire che il sistema economico è ancora in una fase di convalescenza post crisi che non ci permette di parlare con tranquillità di fine del tunnel”.

Analisi confermata dalle difficoltà che continua ad attraversare l’edilizia:

“Dal rapporto emerge un quadro allarmante: terremoto, maltempo e sistema immobiliare bloccato hanno messo in ginocchio l’intero comparto, ad eccezione del cratere sismico del 2009. È assolutamente necessario ridare centralità a questo settore economico, capace di trascinare l’economia nella sua interezza. Perché, è noto, se l’edilizia cresce, cresce anche l’industria e l’intero sistema produttivo. Non si abbia paura  di parlare di vera e propria crisi di questo settore, e si adottino di conseguenza tutte le misure necessarie per rilanciarlo in maniera concreta. La ripresa globale dell’Abruzzo passa anche attraverso questa necessaria attenzione”.

Se la Cisl frena gli entusiasmi  l’assessore regionale Paolucci sottolinea come il rapporto del centro studi di Banca d’Italia sulla situazione economica abruzzese nei primi nove mesi del 2017 confermi il consolidarsi della ripartenza e della crescita dell’Abruzzo, parzialmente frenata solo dalle calamità naturali  che hanno colpito la regione.

“In particolare – commenta Paolucci – va segnalato il dato molto importante, che rappresenta una novità positiva rispetto agli ultimi anni, di una crescita che, come scrive il Centro studi, ‘sta progressivamente interessando anche le aziende di minore dimensione, che beneficiano del miglioramento della domanda interna a livello nazionale’. Inoltre sempre nello stesso Rapporto si legge che, secondo il rilevamento effettuato dalla Banca d’Italia in un campione significativo di circa 110 aziende con più di 20 addetti, prevalgono le aspettative di un consolidamento della ripresa, anche tra le aziende orientate al mercato interno. Si segnala altresì che il 30 per cento delle imprese ha fruito degli incentivi previsti dal Piano nazionale Industria 4.0: ne hanno beneficiato in percentuale analoga sia le piccole imprese, sia quelle di maggiore dimensione”.

Dati che per Paolucci aprono scenari positivi:

“Tutto questo  ci lascia ben sperare, e ci conforta per il lavoro impegnativo che ci attende per dare risposta ai tanti abruzzesi che sono in cerca di occupazione e per arginare le situazioni di crisi che sono presenti sul territorio. Mancano all’appello in Abruzzo 40mila opportunità di lavoro, che vogliamo sia lavoro buono e stabile. Siamo convinti che gli impegni messi in campo dalla Giunta Regionale, insieme con il governo nazionale (dal Masterplan al Piano per l’occupazione, dalle risorse che intendiamo mettere in campo a sostegno dell’accesso al credito alle politiche industriali cui sta lavorando il vicepresidente Giovanni Lolli) porteranno risultati importanti sui quali chiederemo il giudizio degli elettori”.

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