Abruzzo regione “povera” per marchi e brevetti. Leadership a Pescara
L’AQUILA, 10 ottobre – L’Abruzzo si colloca al tredicesimo posto tra le regioni italiane con 446 domande di titoli in proprietà industriale domiciliate depositate durante il primo semestre 2018. Rappresentano l’1,2% del totale italiano (36.979) ben lontano dalla prima posizione della Lombardia (10.607 domande pari al 28,7%) e da quelle immediatamente successive di Lazio (4.801 cioè il 13,0%) e Piemonte (3.887 corrispondente al 10,5%).
I dati sono stati elaborati dal Cresa sulla base degli elementi resi disponibili dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Tra le domande domiciliate in Abruzzo e depositate nei primi sei mesi del 2018 prevalgono principalmente quelle relative ai marchi che raggiungono l’88,1%, percentuale superiore a quella italiana (82,9%). Le altre tipologie di domanda sono più rare, con pesi inferiori al 5%, anche se per disegni e brevetti, per modelli di utilità, risultano più frequenti che in Italia (rispettivamente 3,4% contro 1,5% e 4,3% contro 2,6%). Al contrario, le domande di brevetto per invenzioni industriali, costituiscono in Abruzzo il solo 4,3%, valore nettamente inferiore a quello italiano (13,0%).
A livello provinciale i dati al 30 giugno 2018 fanno emergere Pescara dove sono domiciliate 193 domande totali (43,3% del totale regionale), seguita da Chieti (108 pari al 24,2%). L’Aquila e Teramo riportano valori molto inferiori (rispettivamente 53 domande pari all’11,9% e 92 domande corrispondenti al 20,6%). In tutte le province la quota maggioritaria delle domande è relativa ai marchi superando ovunque l’80% e in particolare sfiorano il 95% a L’Aquila. I disegni e i brevetti per invenzioni industriali raggiungono la quota più elevata ma inferiore all’8% a Chieti, mentre i brevetti per modelli di utilità superano il 10% solo a Teramo.