Acerbo lancia il No-Renzi Day: “Truppe cammellate al Fla, D’Alfonso punta a entrare nel cerchio magico”

PESCARA, 7 novembre – Giovedì è il giorno di Renzi a Pescara, ma è anche il giorno del No Renzi Day. Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e i vertici del Pd abruzzese, sono pronti ad accompagnare il presidente del Consiglio in un tour cittadino che inizierà in mattinata al porto turistico, proseguirà all’ex Aurum e si concluderà al Circus con l’intervista di Luca Sofri nell’ambito del Festival delle Letterature. Come il resto del Paese, tuttavia, anche l’Abruzzo è spaccato e un ampio fronte di partiti, movimenti e associazioni è pronto a dare vita ad una contro-manifestazione che inizierà alle 18 in piazza Sacro Cuore e che proseguirà con un corteo lungo le principali arterie cittadine. In prima linea, come sempre, ci sarà Maurizio Acerbo, leader di Rifondazione Comunista.
“Andrò prima al Circus con il fischietto per fischiare Renzi – fa sapere Acerbo -. Come diceva Pertini, libero fischio in libero Stato. Vorrei sottolineare, peraltro, che la strumentalizzazione del Fla, pagato con denaro pubblico, è davvero grave e di cattivo gusto, a maggior ragione considerando che Renzi sarà intervistato dal marito della Bignardi, fresca di nomina alla Rai – prosegue l’esponente di Rifondazione -. So che in questi giorni a molti amici stanno arrivando sms sia dal Pd che dalla presidenza della Regione e ciò significa che hanno bisogno di truppe cammellate, perché sanno bene che se ci fosse il normale pubblico del Fla probabilmente partirebbero i fischi”.
Dopo gli scontri che hanno caratterizzano le manifestazione anti-Renzi a Firenze, in occasione della Leopolda, si temono tensioni anche a Pescara e a scopo precauzionale la questura ha negato agli organizzatori la possibilità di manifestare nei pressi dei luoghi che saranno visitati dal presidente del Consiglio.
“Non ci saranno problemi, daremo vita ad una manifestazione democratica, popolare e civile, regolarmente autorizzata dalla questura – sottolinea Acerbo -. Vogliamo portare più gente possibile in piazza, per espandere il dissenso nei confronti di Renzi, che in questi giorni sta usando le istituzioni per fare propaganda. Questa protesta fonderà diverse ragioni, partendo dalle ragioni di chi si oppone alla riforma della Costituzione, passando per le ragioni del mondo del lavoro e del mondo della scuola, con l’adesione del movimento degli studenti, per arrivare alle ragioni dell’ambiente, visto che la riforma costituzionale, su temi centrali come quelli in materia energetica, toglierà le competenze alle Regioni e rischia di consegnare l’Abruzzo ai petrolieri”.
Acerbo, nelle settimane scorse, aveva rimarcato il grande attivismo di D’Alfonso nella campagna referendaria a favore della riforma costituzionale. L’incontro con Renzi a Pescara sembra suggellare l’idillio instauratosi tra i due presidenti, mandando definitivamente in archivio le frizioni del primo periodo.
“Mi pare evidente che D’Alfonso oggi voglia accreditarsi con Renzi, come ieri aveva fatto con D’Alema e con Marini – è l’analisi pungente dell’ex consigliere regionale -. Punta ad entrare nel cerchio magico di Renzi, a scapito degli interessi di un’intera regione e senza il minimo riguardo per qualsiasi forma di correttezza istituzionale. Inoltre questa riforma costituzionale gli garantirebbe di andare in Senato senza lasciare la Regione, e gli regalerebbe l’immunità parlamentare – conclude Acerbo -. Questo è un altro aspetto molto grave, considerando che i presidenti di Regione, a differenza degli altri parlamentari, gestiscono direttamente le risorse pubbliche”.
Nel giro di poche ore, intanto, sono arrivate numerose adesioni alla contro-manifestazione di giovedì: Collettivo Studentesco Pescara, Nuovo Senso Civico, PrimoFoglio, L’Altra Chieti, Uniti a Sinistra Francavilla, Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona, Zona22, Unione Sindacale di Base, Partito della Rifondazione Comunista, Confederazione Cobas, Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua, Coordinamento per il NO sociale, Movimento5Stelle, Coordinamento nazionale No Triv.