Acqua del Gran Sasso, il Ministro Lorenzin: “C’è bisogno di una sorveglianza rafforzata”
TERAMO, 11 maggio – Arrivata a Teramo per l’inaugurazione del nuovo acceleratore lineare del Mazzini, fondamentale nella lotta al cancro, il ministro della salute Beatrice Lorenzinè intervenuta anche sull’emergenza idrica che per un’intera giornata ha tenuto sotto scacco mezza provincia scatenando il panico nella cittadinanza. E lo ha fatto per sottolineare la necessità di una ‘sorveglianza rafforzata’.
“Dai riscontri odierni – ha detto il ministro – abbiamo avuto la conferma che l’acqua è potabile. Capiamo che ci sia stato disorientamento ma c’è un lavoro di sorveglianza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Visto però che c’è ripetitività di casi, c’è bisogno di sorveglianza rafforzata”.
E proprio al Ministro della Salute l’associazione Scuole sicure Abruzzo Italia ha consegnato una lettera aperta in cui è stato posto l’accento sulla “contraddittorietà e la scarsità delle informazioni date a tutti i cittadini, in particolare ai genitori preoccupati per l’incolumità dei propri figli, chiedendo al Ministro di intervenire perché vi sia maggiore trasparenza nella divulgazione di ciò che è realmente accaduto“.
“Nella giornata del 9 maggio un nuovo dramma ha portato scompiglio ed inquietudine nei comuni del teramano, capoluogo compreso – si legge nella lettera scritta dai genitori – Una notizia rapidamente è rimbalzata attraverso testate giornalistiche, internet, social network fino ad arrivare a tutta la popolazione del nostro territorio. Poche righe pubblicate sul sito Ruzzo Reti S.p.A: ‘A seguito dei prelievi effettuati al Traforo del Gran Sasso, l’ARTA ha giudicato l’acqua in uscita non conforme, pertanto il SIAN dell’ASL di Teramo ha disposto l’uso per soli fini igienici. Sino a nuova disposizione è vietato l’uso potabile’. L’Arta ha giudicato l’acqua in uscita non conforme, in quanto sono stati definiti ‘non accettabile’ l’odore ed il sapore dei campioni prelevati”.
L’associazione ricorda il panico scatenato dalla notizia, ripercorrendo i passaggi che hanno portato alla revoca della non potabilità, esprimendo perplessità sull’attendibilità degli esiti degli accertamenti.
“Ci permettiamo di far appello alla sua sensibilità e di comprendere quanto per noi risulti enigmatica una situazione per cui l’analisi di alcuni campioni d’acqua mettono in allarme l’Arta e la Asl al punto da diramare una nota in cui si vieta l’utilizzo di acqua per uso potabile, mentre a distanza di poche ore dalle analisi successive i valori risultano tutti nella norma – hanno concluso i genitori – Ci permetta di mostrare quantomeno la nostra perplessità e di fare appello al principio della trasparenza: trans parere ovvero far apparire, lasciar vedere, lasciar conoscere. Ebbene, ci faccia conoscere cosa è realmente accaduto, ci dia la possibilità di capire perché riteniamo che sapere sia anche un nostro diritto, in quanto cittadini ed anche e soprattutto in quanto genitori”.
Ma l’emergenza idrica non è stato l’unico tema si cui si è soffermato il Ministro. Beatrice Lorenzin è infatti intervenuta anche sulla questione dei vaccini, in particolare quello sul morbillo.
“In Abruzzo bravi nella prevenzione, ma dovete rafforzare la vaccinazione sul morbillo – ha detto il Ministro – Ritengo le vaccinazioni siano un tema principale della sanità pubblica italiana, ci abbiamo lavorato e moltissimo, abbiamo fatto il nuovo piano nazionale vaccini, il più ampio presentato nel mondo, gratuito, e ho presentato una proposta di legge che sarà approfondita da Miur e altri ministri per valutare la possibilità di rendere obbligatorie le vaccinazioni per accedere alla scuola dell’obbligo”.