Acqua del Gran Sasso, la Asl: “Non più rinviabili interventi di messa in sicurezza”
TERAMO, 11 marzo – Ad oggi l’acqua del Gran Sasso è potabile. Ma resta una situazione di estrema criticità del sistema idrico. Tanto che il Dipartimento di prevenzione della Asl ritiene “non più rinviabile l’esecuzione di interventi immediati di messa in sicurezza per continuare gli approvvigionamenti alle sorgenti Traforo ( sbarramento destro e sinistro) e Infn”. A scriverlo, nella nota inviata questa mattina alla Ruzzo Reti, a Strada dei Parchi, ai Laboratori, alle Prefetture di Teramo e L’Aquila, all’Ato Teramano, alla Regione e per conoscenza agli stessi vertici dell’azienda sanitaria, la responsabile del servizio igiene degli alimenti e della nutrizione Maria Maddalena Marconi, che ha trasmesso a tutti gli enti interessati i risultati degli ulteriori accertamenti effettuati sui campioni di acqua prelevati sia il 9 maggio che ieri.
Campioni i cui valori sono risultati tutti conformi.
“Allo stato attuale l’acqua erogata alla popolazione risponde ai criteri di potabilità – si legge nella nota -. Si fa presente che continue il monitoraggio con prelievi ai punti di approvvigionamento e in rete. Si rileva che si è trattato di un episodio transitorio che comunque ha riproposto la vulnerabilità del sistema idrico del Gran Sasso. Alla luce di quanto sopra si ritiene non più rinviabile l’esecuzione di interventi immediati di messa in sicurezza per continuare gli approvvigionamenti alle sorgenti Traforo ( sbarramento destro e sinistro) e Infn. Sono in corso accertamenti per risalire alle cause che hanno determinato l’episodio se pur momentaneo di non conformità delle acque ad uso umano degli approvvigionamenti allo sbarramento destro e sinistro, tenuto conto che allo stato attuale la captazione Infn è a scarico in quanto sono in corso del 2 maggio 2017 lavori di pavimentazione nella sala C”.