Acqua del Gran Sasso, la Soa presenta il quinto esposto
TERAMO, 25 luglio – Continua la battaglia delle associazioni sulla questione della messa in sicurezza del sistema Gran Sasso, Questa mattina la Stazione ornitologica abruzzese onlus, che fa parte della Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso, ha infatti presentato un nuovo corposo esposto, il quinto a partire da quello di aprile 2017 sul caso dello sversamento di diclorometano.
“Questa ulteriore nota nasce da un fatto irrituale, a dir poco sconcertante. Il quarto esposto, quello del 06 giugno 2018, fondato su una miriade di documenti acquisiti durante gli accessi agli atti e in cui emergevano criticità enormi sulla sicurezza, era stato inviato sia alla Procura di Teramo sia a numerosi altri enti chiedendo approfondimenti anche di tipo amministrativo interno – scrive la Soa in una nota – Ebbene, alcuni giorni fa abbiamo scoperto, per puro caso, che la Direzione regionale dei vigili del fuoco ha inviato una scarna e inconferente lettera di replica a tutti gli enti ma non alla Soa, evitando così di esporsi alla dialettica con l’associazione che, tra l’altro, ha pure segnalato un incendio verificatosi nei laboratori il 1 giugno 2016 che era ignoto proprio ai Vigili del Fuoco”.
Ma non solo. Perché l’associazione ambientalista ricorda anche come la stessa direzione regionale dei Vigili del Fuoco abbia “negato l’accesso agli atti ai rapporti di sicurezza depositati dall’Infn nel 2006, 2011 e 2016, mai validati definitivamente (almeno al 22 gennaio 2018, giorno del nostro accesso agli atti) e al rapporto di ispezione 2017 e ha messo gli omissis sui documenti pure sulla localizzazione dei laboratori“.