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Addio alle natiche con costumino a pois, Francavilla fa marcia indietro sul manifesto sessista

Addio alle natiche con costumino a pois, Francavilla fa marcia indietro sul manifesto sessista

FRANCAVILLA, 22 maggio 2017 – Dopo le polemiche e le accuse di plagio, il Comune di Francavilla fa marcia indietro sull’opera di Mimmo Di Tizio, che era stata scelta tramite un contest per pubblicizzare la stagione estiva della località rivierasca. Via le natiche con costumino a pois, che hanno fatto gridare al sessismo e che si sono rivelate sostanzialmente identiche a quelle disegnate dall’artista olandese Parra in una sua opera. La nuova copertina del calendario estivo di Francavilla recherà la firma dal grafico pubblicitario Susanna Matricardi, classificatasi seconda nel contest, con un’immagine decisamente più sobria e forse più adatta a comunicare le attrattive del centro balneare abruzzese. A deciderlo è stata un’apposita Commissione del Comune, riunitasi per riesaminare il caso dopo la pioggia di proteste. La stessa Commissione che, inizialmente, non si era accorta del plagio.

E’ il Comune di Francavilla a darne l’annuncio in una nota:

“L’autore della copertina del calendario estivo di Francavilla ha un nuovo nome all’esito della riunione della Commissione che, come preannunciato, si è riunita questa mattina. La Commissione ha deciso di premiare il lavoro di Susanna Matricardi, grafico pubblicitario libero professionista di Francavilla”.

Nella nota si ricorda che “la creativa aveva partecipato al contest intitolato ‘In prima pagina’, proposto dall’amministrazione di Francavilla, con due elaborati. Dei due, è stato valutato tra i secondi ex-aequo quello che ritrae il pontile Sirena, il Convento Michetti ed una serie di rimandi all’estate francavillese fatta di musica, cultura, intrattenimento e mare. Tra i secondi ex aequo, dunque, la copertina della signora Matricardi, che ora vedrà la sua creazione stampata sulle migliaia di copie del programma estivo francavillese, e si aggiudicherà anche il premio previsto dal bando di 400 euro”.

Poi vengono illustrate le ragioni della marcia indietro sull’opera di Mimmo Di Tizio:

“La Commissione ha preso tale decisione ritenendo opportuno  di revocare il primato all’opera di Mimmo Di Tizio, alla luce delle segnalazioni arrivate all’Ente, che farebbero pensare ad una possibilità di plagio. Il gruppo di lavoro ha quindi rivalutato quell’opera che, sebbene accattivante e particolare nel suo genere, avrebbe così perso il requisito dell’originalità che l’aveva fatta vincere”.

In sostanza si difende nel merito il contenuto del manifesto di Di Tizio, senza indietreggiare di un millimetro rispetto alle accuse di sessismo. Ma si trova la via d’uscita da una situazione imbarazzante richiamandosi all’ipotesi di plagio, che confrontando l’opera di Di Tizio con quella di Parra appare molto di più che una semplice ipotesi.

Resta da chiedersi sulla base di quali competenze sia stata formata un’apposita Commissione, incaricata di valutare una serie di lavori, ma priva degli strumenti per rendersi conto di essere di fronte al plagio di un’opera che risulta piuttosto nota nell’ambiente artistico e creativo.

francavilla

L’opera di Di Tizio e l’opera di Parra a confronto

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