Adescava minori sui social: arrestato grazie alla denuncia di una mamma preoccupata
PESCARA, 15 novembre – E’ stata la segnalazione di una mamma di Pescara, preoccupata per i messaggi ricevuti dal figlio via Messenger, a portare all’arresto di un uomo di 37 anni residente in provincia di Bari per adescamento di minorenni, detenzione di materiale pedopornografico e pornografia minorile. La misura cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale dell’Aquila Guendalina Buccella, al termine di un’indagine condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara coordinata dal Sostituto Procuratore dr.ssa Roberta D’Avolio.
L’interlocutore, ovviamente anonimo, inviava messaggi con apprezzamenti ambigui. Gli investigatori hanno controllato il profilo Facebook da cui provenivano i messaggi che appariva essere di un adulto che aveva come “amici” vari ragazzini alle cui foto esprimeva “espliciti” commenti.
Il titolare dell’account è stato dunque identificato e, nel corso della perquisizione effettuata dalla Polizia, veniva sequestrata una quantità di materiale informatico subito sottoposto ad analisi. Dagli accertamenti sono venuti fuori continui tentativi di adescamento di minorenni.
L’uomo pescava su diversi social network come Facebook, Instagram, Badoo, Telegram e WhatsApp: contattava minorenni instaurando con loro relazioni amichevoli e, carpendo la loro fiducia, incanalava la conversazione su argomenti sessuali proponendo appuntamenti per incontri.
2600 le chat analizzate, con numerosi ragazzi contattati anche in altre province.
L’arresto è stato eseguito da personale del Compartimento Polizia Postale di Pescara, che ha condotto le indagini, con la collaborazione della Polizia Postale di Bari.
AGGIORNAMENTO 13.00
Al 37enne, rinchiuso nel carcere di Bari, sono contestati anche i reati di produzione di materiale pedopornografico e induzione alla prostituzione minorile. Dodici le vittime accertate: in cinque casi l’uomo è riuscito a farsi inviare foto e video a sfondo sessuale, in un caso ha tentato, invano, di organizzare un incontro e con un ragazzino ha avuto alcuni incontri, con rapporti sessuali a pagamento. Vittime sono state accertate a Pescara, Bari, L’Aquila, Taranto, Napoli, Palermo e Caserta.
L’uomo, che viveva con la famiglia e svolgeva lavori saltuari, era iscritto ad alcuni gruppi social a sfondo sessuale su cui erano presenti anche persone molto giovani. Adescava le sue vittime in modo casuale, facendo complimenti e lasciando commenti positivi ai post. E’ stato accertato che tra i suoi amici su Facebook c’erano molti minorenni. Il 37enne cercava di ottenere la fiducia dei ragazzi, che in alcuni casi gli davano anche il numero di telefono. Spesso inviava sue foto e video a sfondo sessuale, affinché le vittime ricambiassero. La Polizia ha ricostruito nel complesso un anno e mezzo di conversazioni con minori.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dalla dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara, il vice questore aggiunto Elisabetta Narciso, dal responsabile del settore Operativo, Gianluca De Donato, e dal responsabile del settore Cybercrime, l’ispettore superiore Angelo Mastronardi, i quali hanno sottolineato “la pericolosità, l’inclinazione e le pulsioni sessuali” del 37enne, fattori che hanno spinto il sostituto procuratore a chiedere ed ottenere la misura cautelare in carcere. L’invito ai genitori è quello di “mantenersi vigili e attenti sull’attività dei propri figli sui social network”.