Agguato ad un’auto per la maglietta del Pescara, due ultrà del Chieti condannati a 2 anni e 2 mesi
CHIETI, 3 luglio 2017 – Condannati a 2 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno, i due ultrà del Chieti che nel 2015 danneggiarono un’auto con a bordo padre e figlio, soltanto perchè quest’ultimo indossava una maglietta del Pescara Calcio.
La sentenza di condanna, emessa dal giudice monocratico del tribunale di Chieti, riguarda Emanuele Cavallucci di 28 anni e Andrea Mulana di 25, entrambi di Chieti e appartenenti al gruppo ultrà Mai Domi. L’accusa aveva chiesto 9 mesi, mentre il giudice ha inasprito la condanna.
I due, giudicati con il rito abbreviato, sono finiti sotto processo assieme ad altri due giovani teatini, che invece verranno giudicati con il rito ordinario: Alessio Cirotti di 27 anni e Luigi Pesce di 21. Le accuse, per tutti e quattro, sono di danneggiamento aggravato, violenza privata e porto abusivo di arma, ovvero un manganello estraibile di metallo.
I fatti risalgono al 29 maggio di due anni fa, quando a Chieti Scalo, agendo col il volto coperto, i quattro costrinsero a fermarsi l’auto condotta da un uomo che abita in un comune del pescarese, danneggiando il vetro del finestrino con un copro contundente.
A bordo dell’auto si trovava il figlio sedicenne dell’uomo, che il padre stava accompagnando ad un incontro di calcio: per i quattro ultrà del Chieti il giovane era “colpevole” di indossare una maglietta del Pescara.
Subito dopo l’agguato, i quattro si diedero alla fuga a bordo di una Fiat Panda. Immediatamente, però, scattò l’allarme, il mezzo venne bloccato dalla Polizia un quarto d’ora più tardi e all’interno dell’auto furono rinvenuti due passamontagna e una mazza.