Ammanchi alla Bnl di piazza Orsini a Teramo, la Procura chiude l’inchiesta
TERAMO, 3 marzo – Lo scorso anno il suo nome era finito nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sugli ammanchi alla filiale Bnl di piazza Orsini a Teramo. Ora, a distanza di diversi mesi dall’avviso di garanzia notificato a Tiziana Balducci, all’epoca dipendente dell’istituto di credito, la Procura mette un’ulteriore punto fermo nell’inchiesta con l’avviso di conclusione delle indagini, contestando alla donna il reato di furto aggravato invece dell’appropriazione indebita come inizialmente ipotizzato.
Sei i capi di imputazione contestati, sulla base di altrettante denunce, con la Procura che sulla scorta degli accertamenti effettuati ipotizza che la donna abbia indebitamente intascato dai conti di alcuni clienti circa 600mila euro.
A far scattare l’inchiesta, tra la fine del 2015 e i primi del 2016, erano state proprio le denunce di alcuni correntisti, oltre a quella contro ignoti presentati dalla stessa banca, con le indagini che avrebbero permesso di ricostruire come nel corso del tempo la donna abbia effettuato dei prelievi consistenti sia attraverso bancomat e carte fatti ad hoc e mai chiesti e consegnati ai clienti sia attraverso prelievi allo sportello.
Della vicenda, in città, si iniziò a parlare dopo la scomparsa della donna, che a novembre del 2015 si allontanò da casa per alcuni giorni per poi essere ritrovata a Bologna. Un allontanamento avvenuto proprio nei giorni in cui in banca erano state avviate delle ispezioni per verificare le segnalazioni dei clienti sui presunti ammanchi.