Anche un uomo africano tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano
PESCARA, 22 gennaio – Ci sarebbe anche un uomo di colore, di etnia africana, altro circa un metro e ottanta, tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano di Farindola. L’uomo è stato visto nell’albergo fino al pomeriggio del 17 gennaio, ovvero il giorno prima che la valanga travolgesse la struttura.
Il particolare è riemerso soltanto nelle ultime ore nei ricordi di una coppia abruzzese, che ha soggiornato nell’albergo in quei giorni e che è riuscita a tornare sulla via di casa il giorno prima della tragedia, più o meno intorno alle 16.30, grazie all’intervento di uno spazzaneve.
La coppia ha tenuto ad evidenziare la presenza dell’africano nell’hotel, non avendone finora riscontrato traccia né nell’elenco dei dispersi né in quelli dei sopravvissuti e dei deceduti. Il direttore dell’hotel, Bruno Di Tommaso, ha confermato la circostanza agli inquirenti.
Un’altra persona di origini africane, amica del disperso e in cerca di informazioni al pronto soccorso di Pescara, ha spiegato:
“E’ un mio caro amico, viviamo da 10 anni a Montesilvano. Era partito venerdì per andare a lavorare a Rigopiano”.
Stando a quanto riferito dalla coppia, l’africano era un inserviente dell’albergo, incrociato più volte nel corso della giornata di martedì: si occupava di spazzare la neve, di rassettare alcuni ambienti dell’hotel e di svolgere piccoli lavoretti.
I due clienti dell’albergo, miracolosamente scampati alla tragedia, affermano di averlo visto nella struttura fino agli istanti che hanno preceduto la loro partenza e di avere notato che era in grande confidenza con tutto lo staff.
Faye Dame era regolarmente in possesso di permesso di soggiorno ed era regolarmente assunto dall’hotel Rigopiano, secondo quanto appurato dagli investigatori. Gli stessi confermano che lo straniero era nella struttura al momento della tragedia.