Antimafia, immobili per due milioni di euro confiscati a clan vastese
VASTO, 17 novembre – Una villa, due appartamenti e due appezzamenti di terreno: sono i beni sequestrati dai finanzieri della Compagnia di Vasto in esecuzione di ordinanze del Tribunale di Chieti in applicazione della normativa antimafia.
Si tratta di immobili, del valore complessivo di due milioni, riconducibile a un’ampia rete familiare che, secondo ipotesi investigative, sarebbe stabilmente “impegnata” nello spaccio di sostanze stupefacenti, non disdegnando neanche usura ed estorsioni.
Già quattro anni fa la Procura di Vasto aveva avviato una “mappatura” del contesto familiare del clan, che aveva contatti sia di parentela che di affari con personaggi di spicco della malavita romana. Così è partito un lungo lavoro di accertamento anche per verificare che i beni di cui sono in possesso siano di provenienza legittima.
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza hanno fatto emergere significative sproporzioni tra il valore degli immobili e la contestuale assenza di redditi, circostanza giustificabile solo attraverso la provenienza “non lecita” delle fonti di sostentamento.
La Procura della Repubblica di Vasto aveva poi provveduto a formalizzare al Tribunale di Chieti una circostanziata la proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a carico di 7 persone nei cui confronti era stato anche disposto il sequestro preventivo dei beni. Ora si è giunti alla confisca.