Antonelli consegna denaro simbolico a D’Alfonso. Sotto lo sguardo stupito del Ministro Lotti
PESCARA, 25 ottobre – Uno persino sorridente, l’altro non ha fatto una piega. Per l’espressione passata in un attimo sul volto del Ministro Luca Lotti, invece, non basterebbe una sfilata di Mastercard. Perché lo spettacolo di Marcello Antonelli, capogruppo comunale di Forza Italia, che consegna al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, due mazzette di banconote, visibilmente false, è di quelli per gourmet della politica. E i due protagonisti, indubbiamente lo sono.
La provocazione è evidente fin dalla scelta dell’occasione per aprire il fuoco: la presentazione del progetto per lo stadio, che interessa una bella fetta della città, e la presenza del Ministro Luca Lotti, che nelle stanze di palazzo Chigi non è propriamente uno qualunque.
Motivo, la querela per diffamazione presentata in sede civile da D’Alfonso, nei confronti di Antonelli, con una richiesta di risarcimento danni di 50mila euro.
Argomento del contendere, le parole pronunciate nell’agosto scorso da Antonelli che, nei giorni del rimpasto di giunta a Pescara, aveva lasciato intendere che il siluramento dell’assessore Civitarese, contrario al progetto PescaraPorto, fosse opera di D’Alfonso. Civitarese è stato poi confermato in giunta.
Applausi, perché le volpi della politica questa volta pareggiano ai punti: Antonelli ha consegnato il suo ironico acconto con bel savoir faire, D’Alfonso ha assorbito senza battere ciglio. Non sono nuovi alle punzecchiature reciproche, a volte di fioretto, a volte di sciabola. Il resto è storia recente di cui si discuterà in altre stanze.
Sipario, nonostante il peso politico, non indifferente, “personaggi e interpreti” restano da incorniciare. Chi sa fare e chi riceve con ironia alla fine merita sempre un plauso. Ricordarlo, spesso, non sarebbe poi tanto male.