Appalti, quattro nuovi indagati nelle indagini della Procura di Avezzano
AVEZZANO, 27 marzo – Quattro perquisizioni seguite da personale della Squadra Mobile dell’Aquila aprono di fatto un nuovo filone nelle indagini che la Procura della Repubblica di Avezzano ha aperto su una serie di appalti ad Avezzano e nella Marsica. Gli indagati sono l’ex vice sindaco di Canistro, Paolo Di Pietro, Giuseppe Venturini, amministratore delegato del Cam, Giuseppe D’Angelo, sindaco di Casacanditella e l’imprenditore teramano Emiliano Pompa.
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati computer e documento ora al vaglio di consulenti tecnici nominati dai pm titolari dell’inchiesta, Roberto Savelli e Maurizio Maria Cerrato.
Secondo indiscrezioni l’inchiesta relativa a Canistro riguarderebbe gli appalti per i lavori ai cimiteri ai tempi in cui Di Pietro era assessore ai Lavori pubblici con il sindaco Antonio Di Paolo, figlio di Angelo.
Nel caso del comune chietino le indagini avrebbero fatto emergere irregolarità in alcuni appalti. L’ipotesi di reato sarebbe turbativa d’asta, ma in un caso anche corruzione.
Nei filoni già noti sono finiti nel mirino della procura marsicana appalti nei Comuni di Ovindoli (con le perquisizioni all’ex sindaco Pino Angelosante e al suo vice Marco Iacutone), Cappadocia (coinvolta l’ex sindaco Lucilla Lilli) e Cerchio, con il sindaco, Gianfranco Tedeschi, quest’ultimo ex presidente del Cam.
L’inchiesta, che conta già una decina di ramificazioni, ha tra gli indagati il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e l’assessore regionale ai Lavori pubblici Donato Di Matteo, raggiunti da un avviso di garanzia nel novembre 2016 per gli appalti legati al grande progetto relativo alla costruzione di un impianto sciistico che da Cappadocia collega Ovindoli e l’Altopiano.