Appalti Regione Abruzzo, D’Alfonso indagato anche a Pescara per l’ex Cofa
PESCARA, 21 aprile – Iscritto nel registro degli indagati, dalla Procura di Pescara, insieme ad altre persone, il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, già indagato in un’altra inchiesta della Procura dell’Aquila relativa ad appalti della Regione. Il fascicolo pescarese è relativo agli edifici in costruzione di PescaraPorto e al recupero dell’ex Cofa, area di 35mila metri quadrati che si trova sulla riviera Sud del capoluogo adriatico e che per trent’anni ha ospitato il mercato ortofrutticolo. L’ipotesi di reato, al momento, è quella di abuso d’ufficio.
Con D’Alfonso sono indagati anche l’ avvocato Giuliano Milia, legale del governatore, Guido Dezio, dirigente del comune di Pescara ed ex braccio destro di D’Alfonso, Claudio Ruffini, ex consigliere regionale del Pd ed ex segretario particolare del presidente (anche lui coinvolto nell’inchiesta dell’Aquila), e Vittorio Di Biase, dirigente del servizio Genio civile della Regione. Sarebbero indagati anche alcuni funzionari del Comune di Pescara.
Le indagini, a cura della squadra Mobile del capoluogo adriatico, hanno avuto un’accelerazione dopo il trasferimento da parte della procura aquilana ai colleghi pescaresi di atti emersi nell’ambito della maxi inchiesta dei pm del capoluogo sulla gestione degli appalti pubblici durante la presidenza D’Alfonso. Gli indagati sono stati già interrogati nei giorni scorsi.
“Attendo con insuperabile tranquillità l’evolversi della vicenda che giudico documentalmente improbabile”, commenta il governatore, che aggiunge: “Per quello che ho fatto all’ex Cofa mi aspetto la cittadinanza onoraria. Tanto quanto è vera la notizia data allo stesso modo ne sarà vera subito un’altra: la posizione assolutamente meritoria della Regione che ha demolito un manufatto abbandonato e nei decenni divenuto ricovero per senzatetto oltre che oggetto d’emergenza ambientale”.