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Approvata in Commissione legge che istituisce Nuova Pescara. Forza Italia: “Solo atto simbolico”

Approvata in Commissione legge che istituisce Nuova Pescara. Forza Italia: “Solo atto simbolico”

PESCARA, 6 agosto – La prima commissione del Consiglio regionale abruzzese approva della legge che istituisce il comune di Nuova Pescara, sulla scia di quanto indicato, con il referendum del 2014, dai cittadini di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Esulta il vicepresidente Lucrezio Paolini, mentre le opposizioni tendono a ridimensionare. Approvata anche la proposta di legge sull’Aquila capoluogo. I due testi di legge domani saranno sottoposti all’esame del Consiglio regionale, probabilmente, nell’ultima riunione della consiliatura visto che il governatore – senatore del Pd, Luciano D’Alfonso, dovrebbe dimettersi nei prossimi giorni dall’incarico elettivo in Regione, quindi, scatterebbe il periodo pre elettorale nel corso del quale è permessa solo la ordinaria amministrazione.

Queste le parole di Paolini:

“Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione unanime della legge che istituisce il comune di Nuova Pescara. Sono tra i componenti del comitato promotore, che ha visto lo straordinario risultato del referendum e che vede oggi un importante risultato prima della definitiva approvazione della legge, che mi auguro possa avvenire domani nel Consiglio Regionale. I cittadini hanno voluto, con oltre il 70% dei consensi, la nascita di una nuova grande città che migliorerà la qualità dei servizi e consentirà un migliore sviluppo di tutto l’Abruzzo”.

Il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, afferma invece:

“La legge istitutiva odierna è in realtà solo una norma ‘manifesto’, un atto quasi simbolico, perché tutte le fasi applicative sono rimandate al futuro Consiglio regionale che dovrà ragionare e coordinarsi con il sindaco di Spoltore Di Lorito e con i futuri sindaci di Pescara e Montesilvano, che saranno eletti nel 2019, per capire se la fusione sia realmente possibile o meno entro il primo gennaio 2024. Uno stato dei fatti frutto dell’imperdonabile e voluto ritardo con cui il presidente D’Alfonso ha affrontato la volontà popolare espressa con il referendum del 2014. Oggi in Commissione abbiamo pesantemente emendato e stravolto la legge originaria del Governatore D’Alfonso, numero 206 del 2016, introducendo correttivi sostanziali e necessari, a partire dalla previsione di un finanziamento annuale da prevedere per il nuovo Comune, al fine di dargli forza. Emendamenti che comunque restano delle pezze a colori per una legge complessivamente scarsa e fatta male”.

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