Approvata la delibera in Consiglio, primo passo verso il Parco depurativo di Pescara
PESCARA, 6 marzo 2017 – Il Consiglio Comunale di Pescara, questa mattina, ha approvato la delibera inerente il parco depurativo della città. L’atto è passato con i voti della maggioranza, mentre si sono astenuti i consiglieri di centrodestra e hanno votato contro quelli del Movimento 5 Stelle. Il progetto, finanziato dalla Regione, prevede vasche di laminazione per 30mila metri cubi l’ora e da edifici destinati ai parchi tematici, nei quali verrà insediato anche il Corso in Economia del mare organizzato dalla Camera di Commercio e una succursale dell’Istuto Zooprofilattivo. Inoltre saranno installati gruppi elettrogeni per evitare lo stop degli impianti di sollevamento e un sistema di separazione delle acque bianche e nere, il tutto su un’area di 20mila metri quadrati.
Soddisfatti il sindaco Marco Alessandrini e il suo vice Enzo Del Vecchio:
“Oggi il Consiglio ha approvato una delibera di indirizzo riguardante la possibile individuazione del parco della depurazione. Si tratta di un altro concreto tassello alla complessa partita che punta a ripristinare le migliori condizioni ambientali dell’asta fluviale, affinché migliori anche la qualità delle acque di balneazione. Era un provvedimento atteso, anche perchè la Regione Abruzzo investe cospicue risorse finanziarie proprio nella filiera della depurazione delle acque, criticità che non riguarda solo il nostro territorio. Questa amministrazione, sin dall’insediamento, ha intrapreso nei confronti dei detrattori ambientali che compromettono anche la qualità del nostro mare, una battaglia che non ha precedenti nella storia amministrativa della città.
Alessandrini e Del Vecchio aggiungono:
“Il Consiglio ha dato indicazioni di quattro possibili siti che i soggetti incaricati dalla Regione per la realizzazione delle infrastrutture dovranno valutare e in ipotesi anche altri siti non individuati dalla delibera. Il parco depurativo consta di vasche di raccolta delle acque meteoriche, ma anche di laboratori e percorsi didattici tali da renderlo anche un punto di visita e di studio, come avviene in Europa e in altre realtà internazionali evolute sul fronte della tutela dell’ambiente”.
Infine un affondo nei confronti delle opposizioni:
“Da tutta l’opposizione, nonostante il contributo nella fase di predisposizione dell’atto, è mancato il coraggio finale, che pure qualcuno aveva annunciato, per dare un voto convinto ad un’infrastruttura che la città di Pescara attendeva da decenni e che si pone come soluzione dei drammi di un comparto che non comprende solo la balneazione, ma forze vitali e storiche della nostra economia cittadina”.
Le necessità di potenziamento infrastrutturale delle attività depurative al servizio della città di Pescara e del sistema metropolitano del comprensorio sono state oggetto anche della riunione operativa presieduta, questo pomeriggio a Pescara, dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso. In particolare si è fatto il punto sulla progressione progettuale relativa alla realizzazione del “parco depurativo” di Pescara al servizio dell’efficientamento ulteriore del depuratore.
D’Alfonso sottolinea:
“Il depuratore è bersaglio di ben due investimenti: uno già proceduralizzato e di prossima firma contrattuale per un importo pari a 8,5 milioni di euro, per il quale si attende la validazione del Tar nei prossimi giorni. Per l’altro investimento, pari a 4 milioni di euro, siamo in attesa che Aca completi il progetto, attività prevista per fine marzo. A quel punto potranno partire le attività di gara e di scelta del contreaente. Questi due investimenti sul depuratore andranno, quindi, ad aggiungersi alla realizzazione di un parco depurativo in un sito del Comune di Pescara di prossima individuazione, visto che al momento il ventaglio di soluzioni vede quattro siti potenzialmente candidati”.
Arap, in veste di soggetto capofila per la realizzazione del parco depurativo, procederà alla definizione progettuale entro il 30 marzo, per poi attivare le procedure di gara entro il 20 di aprile e scegliere il contraente entro metà luglio.
“Si tratta di investimenti complessivi per circa 20 milioni di euro – conclude D’Alfonso – che daranno certezza di autosufficienza depurativa per qualsiasi ulteriore esigenza si dovesse porre a carico della capacità di Pescara di reggere il ciclo idrico integrato”.