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Arancia meccanica a Lanciano, Martelli: “Non sarei mai capace di difendermi usando un’arma”

Arancia meccanica a Lanciano, Martelli: “Non sarei mai capace di difendermi usando un’arma”

LANCIANO, 24 settembre – Il dolore per le ferite e la paura, tanta paura. Il giorno dopo per Carlo Martelli, il chirurgo di Lanciano massacrato di botte assieme alla moglie, è ancora difficilissimo.

 “E’ stato come un film dell’orrore – racconta –  e provo una grande sofferenza interiore e se ci ripenso ogni tanto mi viene da piangere”.

Alla moglie del professionista è stato tagliato un lobo dell’orecchio. E’ stato il momento in cui il terrore si è fatto più forte:

“Io e mia moglie – prosegue – eravamo convinti che saremmo stati fatti fuori per questo non ho pensato cosa conservare in mente per poi riferirlo. L’assalto dei rapinatori è stato fatto con una violenza di principio, stile militare. Tornerò in quella casa perché è la mia casa ed è confinante con l’abitazione della mia famiglia di origine. Se avessi la possibilità di prendere misure di difesa di certo non acquisterei mai un’arma per sparare a qualcuno per difendermi. Non ne sono capace. Una pistola la prenderei solo per fare il tiro al piattello”.

Martelli sarà sottoposto ad ulteriori indagini diagnostiche per verificare se possono esserci sviluppi sul grave trauma cervicale che ha subito a seguito dei ripetuti pugni ricevuti dai rapinatori. Per il momento la prognosi resta riservata.

La moglie, Niva Bazzan, dal servizio multidisciplinare del Pronto Soccorso è ora ricoverata all’Utic per controlli cardiaci.

Intanto proseguono le indagini della Polizia per individuare i quattro banditi che sono entrati all’interno della villa ed eventuali altri complici.

E’ in corso  un vertice alla Procura di Lanciano coordinato dal Procuratore Capo Mirvana Di Serio: al summit investigativo partecipano gli uomini dello Sco giunti da Roma e i dirigenti della Questura di Chieti e Commissariato di Lanciano.

La polizia sta analizzando anche i filmati delle telecamere in entrata e uscita da Lanciano. Si sta analizzando l’auto Yaris della moglie di Martelli utilizzata per fare i prelievi al bancomat e la Fiat Sedici del dottor Martelli con cui i rapinatori sono fuggiti e ritrovata ieri sera in contrada Serre di Lanciano.

Gli uomini della Scientifica di Ancona continuano a passare al setaccio la villa e le due auto della famiglia Martelli che i banditi hanno utilizzato per fare dei prelievi con delle carte di credito. Si cercano inoltre, anche attraverso il luminol, le impronte digitali e tracce biologiche lasciate dai malviventi.

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