Arresti a Genova, in manette il padre del portiere del Pescara. Per i Carabinieri preparavano un agguato
PESCARA, 28 luglio – C’è anche Silvio Fiorillo, padre di Vincenzo Fiorillo attuale portiere del Pescara e ex portiere della Sampdoria, tra gli uomini arrestati a Genova sabato scorso. Oltre a Fiorillo, fermato nella sua casa di Oregina perché trovato in possesso di una pistola, sono finiti in manette Massimo Lombardi, salernitano di 56 anni, con un precedente per omicidio e Sebastiano Colosimo, calabrese di 59 anni, già condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
Lombardi e Cosimo, fermati in auto sulle alture di Genova e trovati in possesso di pistole, erano in compagnia di una terza persona, un genovese già ricercato, riuscito a scappare e che avrebbe con sé un falso documento di identità.
Secondo le ipotesi al vaglio dei Carabinieri, coordinati dal pm Federico Manotti, gli arrestati probabilmente stavano preparando un agguato. Un’ipotesi legata a diversi elementi, il primo dei quali riguarda proprio Massimo Lombardi: condannato a 24 anni dal Tribunale di Salerno per un omicidio commesso nel 1983 torna agli onori della cronaca in Liguria nel 2005, quando viene condannato per bancarotta fraudolenta e per vicende legate alla droga a Chiavari e Lavagna.
Il giorno dell’arresto in macchina con lui c’erano Colosimo Lombardi, e il genovese e tutti e tre, per gli investigatori, sono collegati a Silvio Fiorillo: l’uomo con piccoli precedenti per truffa e ricettazione, potrebbe essere quello che gli avrebbe fornito le armi, almeno secondo i Carabinieri.
Gli altri elementi che spingerebbero a sostegno di questa tesi riguardano una serie di biglietti trovati nel borsone di uno degli arrestati con numeri di telefono e nomi di strade adesso al vaglio degli inquirenti. Infine, le circostanze dell’arresto. Lombardi e Colosimo, oltre al fuggiasco, erano arrivati con un’ auto a noleggio dal Piemonte..