Arriva in Abruzzo l’assegno di ricollocazione per disoccupati, è una lotteria per pochi “fortunati”
L’AQUILA, 30 marzo 2017 – Arriva in Abruzzo l‘assegno di ricollocazione, un nuovo meccanismo che permette ai disoccupati di avere a disposizione servizi per la ricerca di lavoro, pagati direttamente dallo Stato ai soggetti che erogano il servizio di assistenza. Un’idea buona, che però finirà per riguardare soltanto una minima parte dei circa 67mila disoccupati abruzzesi: il programma, infatti, prevede per l’Abruzzo l’individuazione di 1.450 disoccupati, estratti a sorte, tra tutti i lavoratori che percepiscono da almeno quattro mesi la Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego). In pratica una lotteria che premia appena il 2% dei disoccupati.
I disoccupati baciati dalla “fortuna” sono già stati avvertiti tramite lettere e sms: da oggi, con l’assegno di ricollocazione, hanno la possibilità di contare su una ricerca di lavoro più puntuale che può sfociare in un contratto a tempo indeterminato. Questa ricerca verrà condotta dalle agenzie private del lavoro e dai centri per l’impiego.
Soddisfatto l’assessore regionale alle Politiche del lavoro Andrea Gerosolimo:
“L’assegno di ricollocazione rappresenta il primo atto di una serie di interventi in favore dei disoccupati. Regione e Governo centrale vogliono mettere in campo una serie di misure in grado di stimolare il mercato dei lavoro e la domanda interna. In Abruzzo l’assegno di ricollocazione, come è stato detto nell’ultima riunione del Cicas, avrà un respiro più ampio con la possibilità di investire il doppio dei disoccupati previsti dalla sperimentazione del governo. È un’operazione che fa parte di una strategia più ampia, che abbiamo esplicitato lunedì, quando abbiamo presentato il Piano straordinario del lavoro con la destinazione di 33 milioni di euro di risorse. Il Piano oggi verrà recepito dalla Giunta regionale”.
Il programma di ricerca di lavoro dura 6 mesi, con possibilità di proroga per altri 6. Nei 15 Centri dell’impiego regionali interessati all’assegno, il numero di lavoratori chiamati alla sperimentazione varia da sede a sede. Si parte da quello di Pescara (232 lavoratori coinvolti), seguono quello di Avezzano (138) e Teramo (128). A tre cifre anche i Centri per l’impiego di Chieti, L’Aquila e Lanciano.
Solo due giorni fa il ministro del Lavoro, Giuliano Polettti, aveva detto ad una platea di universitari che è “più facile trovare lavoro giocando a calcetto che inviando curriculum”. Viene da chiedersi, allora, quanto possa credere il ministro in questa iniziativa.