Assolto dalla truffa rischia il processo per riciclaggio. Nuovi guai per l’ex sindaco Ciapanna

TERAMO, 23 maggio – Ad aprile dello scorso anno era stato assolto dall’accusa di truffa aggravata in merito alla vicenda relativa alla realizzazione, mai effettuata, di una stalla per ovini a Rocca Santa Maria, per la quale all’epoca erano stati chiesti ed in parte ottenuti dei finanziamenti regionali nell’ambito del piano di sviluppo rurale. Una presunta truffa per la quale, nello stesso processo, in primo grado, era stato condannato il figlio. Ma adesso quella stessa vicenda, per l’ex sindaco di Rocca Santa Maria Carlo Ciapanna, rischia di diventare una nuova grana giudiziaria. La Procura ha infatti chiesto per l’ex politico ed imprenditore il processo per riciclaggio, accusandolo di aver compiuto tutta una serie di atti relativi ad una parte di quei finanziamenti atti a nasconderne la provenienza delittuosa.L’udienza preliminare, in cui il gup doveva decidere se mandarlo a processo, era fissata per questa mattina ma è stata successivamente rinviata ad ottobre per un impedimento dell’imputato a comparire in udienza.
I fatti contestati a Ciapanna risalgono al novembre del 2010 quando, secondo quanto si legge nel capo di imputazione, “sia personalmente che nella sua qualità di legale rappresentante della soc. Agricoop, sostituiva o trasferiva la complessiva somma di euro 241.000 proveniente dal delitto non colposo di truffa in danno dello Stato per il quale il figlio Ciapanna Francesco è stato condannato….compiendo in relazione a tale somma operazioni in modo da ostacolarne la provenienza delittuosa”.
Tre in particolare, i movimenti di soldi contestati a Ciapanna subito dopo l’accredito, su un conto intestato al figlio, dell’anticipazione del contributo ottenuto e relativi ad alcuni assegni e ad un bonifico ricevuti da quest’ultimo e con le relative somme utilizzate contestualmente in due occasioni per dei rimborsi di finanziamenti concessi dalla banca alla società Agricoop.
Tutte somme che, si legge sempre nel capo di imputazione “non venivano più trovate nella disponibilità del Ciapanna Carlo né della Agricoop in parte già a novembre 2010 w in parte a novembre 2012”