Atessa, chiude la Honeywell. In Comune l’assemblea dei lavoratori
ATESSA, 15 novembre – Non c’è più margine di trattativa. La Honeywell ha formalmente comunicato la decisione di chiudere lo stabilimento di Atessa.
La notizia è stata ufficializzata al termine dell‘incontro con il Ministro Calenda. Da settembre i 420 lavoratori dell’azienda sono in sciopero ed hanno convocato un’assemblea nel pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Atessa. La mobilità partirà dall’aprile 2018.
“La chiusura dell’ Honeywell è una notizia di una gravità assoluta. È una giornata triste per l’Abruzzo intero. Il mio primo pensiero va ai lavoratori e alle loro famiglie. Lavoratori che, negli anni, hanno fatto grande questa azienda e che ora si sono visti chiudere la porta in faccia. Questo è inaccettabile – commenta il Segretario regionale dell’Udc e sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio -. Non possiamo non reagire e per questo chiederò l’intervento dei nostri rappresentanti alla Camera e in Senato. Alla Regione, rivolgo l’appello perché ci si attivi immediatamente per non lasciare da soli i 420 dipendenti. L’Udc è pronta a fare la sua parte”.
Anche il deputato Gianni Melilla (Mdp) annuncia che porterà la vertenza in aula alla Camera:
“La comunicazione odierna della Honeywell al Ministero e alle parti sociali, di chiudere a breve il sito industriale di Atessa, lasciando solo un piccolo segmento lavorativo, è inaccettabile. 420 lavoratori vedono svanire il loro lavoro e la serenità delle loro famiglie. Una intera area dell’Abruzzo, la val di Sangro, subirà i contraccolpi generali di questa caduta di reddito e consumi. L’economia abruzzese subisce un colpo duro. Ma quello che mi preme evidenziare è adesso il dramma umano che vivono gli operai di questa fabbrica già duramente provati da 2 mesi ininterrotti di sciopero. I sindacati, la Regione Abruzzo e il Governo Italiano devono a questo punto concordare una strategia per contrastare questa scelta di delocalizzazione della Honeywell che negli anni passati ha avuto dallo Stato italiano tanti incentivi e aiuti. Non si può non restare indignati da questa testimonianza di egoismo e ingratitudine imprenditoriale. Oggi tornerò a parlare di questa vertenza alla Camera dei Deputati”.
Oggi pomeriggio intanto, il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, parteciperò all’assembla convocata dai lavoratori:
“L’annuncio da parte della Honeywell della chiusura dello stabilimento di Atessa a partire dalla prossima primavera, è una catastrofe sociale, economica e industriale per l’Abruzzo, la Provincia di Chieti e l’intero comprensorio frentano. È una notizia che non avremmo mai voluto ricevere, soprattutto dopo le ripetute occasioni di incontro con l’azienda e il management, di cui si ricorderà la sordità a qualsiasi proposta di dialogo con i rappresentanti dei 420 lavoratori e con le istituzioni governative, sia centrali che locali, interessatesi direttamente alla vertenza. I 60 giorni di sciopero continuo, una lotta nel segno della solidarietà che ha visto stringersi un intero territorio intorno al coraggio e alla determinazione dei lavoratori, meritavano ben altro finale che l’incomprensibile decisione unilaterale dell’azienda di chiudere uno dei migliori stabilimenti al mondo del gruppo. Ora tutti, a partire dalla politica e dal Governo nazionale, dobbiamo farci carico del presente e del futuro di ogni singola persona che paga le conseguenze di questa infausta scelta, che colpisce al cuore il motore produttivo dell’intero Abruzzo. Questo pomeriggio in qualità di sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti parteciperò all’assemblea convocata dai lavoratori alle ore 18 nella sala polifunzionale di Atessa”.