ATRI, 22 settembre – Violenza privata e lesioni personale aggravate. Sono le accuse contestate ad un 59enne di Atri, Massimo Adorante, che questo pomeriggio è stato rinviato a giudizio dal gup Giovanni De Rensis, su richiesta del pm Davide Rosati, nell’ambito di un fascicolo su una violenta aggressione che l’uomo avrebbe messo in atto dopo un incidente nei confronti della guidatrice dell’altro mezzo coinvolto.
La vicenda che vede imputato l’uomo, con la prima udienza del processo fissata per fine anno, risale  al 22 dicembre del 2015 quando il 59enne, alla guida di un fuoristrada si era scontrato con uno scuolabus guidato da una 50enne di Atri.

A quel punto, secondo l’accusa, per impedirle di scattare le foto ai due veicoli, necessarie a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, e per evitare che la donna potesse chiedere l’intervento della polizia municipale,  l’avrebbe colpita con un pugno in testa per poi gettarglisi addosso e stringerle le mani intorno al collo.

Un’aggressione particolarmente violenta che era costata alla donna un trauma alla spalle e al rachide cervicale e che oggi ha visto l’uomo finire a processo.