AVEZZANO, 12 aprile  – Viali alberati, parchi, tre pinete: non era un caso che, in passato, Avezzano fosse chiamata città giardino. Il recupero di identità, dopo la distruzione provocata dal terremoto, che adesso si va lentamente cancellando.

Così succede che nell’operazione di restyling delle strade cittadine che la giunta Di Pangrazio sta compiendo in questo periodo preelettorale le vittime siano i viali alberati.

Anche la giunta Spallone, per sistemare la viabilità fu costretta a rimuovere gli alberi esistenti e a sostituirli con altri. Perché da alcune strade di Avezzano stiano sparendo gli alberi non si sa, si sa soltanto che via Napoli è stata completamente “spelacchiata”, molte piante sono state tagliate su Corso della Libertà e altre sono in via di eliminazione nelle due pinete a nord della città. Questo per quanto abbiamo potuto constatare personalmente e per quanto ci è stato riferito. Piante malate? Che stavano rompendo marciapiedi e/o opere di urbanizzazione? Che infastidivano i residenti? Non si sa.

Se poi si pensa che la terza pineta nord di Avezzano, quella nel quartiere che si è formato negli anni vicino all’ospedale, non è mai stata sistemata, il panorama che ci si para davanti agli occhi è quello di una città spaccata in due.

Una zona urbana cementificata ed asfaltata totalmente esposta a sole e piogge e una zona trascurata e molto simile, nei suoi difetti, a quelli della foresta amazzonica. E’ davvero questa la politica giusta per la città giardino.