AVEZZANO,  14 marzo – “Ribadire l’unità d’intenti, alla luce dell’impegno preso con i cittadini prima di tutto”. Era questo, almeno secondo i partecipanti, l’obiettivo della riunione che si è tenuta in Comune, ad Avezzano, del gruppo dell’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio, a cui la sentenza del Consiglio di Stato ha di fatto restituito la maggioranza in consiglio comunale.

Riunione alla quale hanno partecipato i consiglieri di tutte le liste che appoggiano Di Pangrazio, ad eccezione di Lino Cipolloni e Luigia Francesconi dell’Udc, definiti “assenti giustificati”.

“La coalizione è e resta una coalizione unita – ha sottolineato il capogruppo della lista Per Avezzano Mario Babbo – la quale, come più volte ribadito, è sì pronta a collaborare per il bene della città, ma senza esclusione di alcuno, senza diktat o condizioni. Il programma creato e condiviso è un programma di valore, su questa base continueremo a confrontarci, nel pieno rispetto di tutte le componenti della coalizione, partiti e rappresentanze civiche, in quanto tutte espressioni della volontà degli elettori”.

A tirare le fila del discorso lo stesso Di Pangrazio:

“Qualcuno dovrebbe capire che le persone sono stufe dei giochetti politici, oggi è più che mai cruciale occuparsi dei temi che stanno a cuore ai cittadini, avere cura della città, andando oltre le posizioni ideologiche che non interessano più a nessuno. Temi che sono principalmente la sicurezza, le scuole, il lavoro, i servizi essenziali, la cultura, la tutela e la promozione del territorio. Non staremo a ripetere quanto fatto e quanto avviato, ma abbiamo proposto un programma di spessore per portare a termine i progetti iniziati, un programma che la città ha premiato, e che porteremo avanti”.

Di Pangrazio è intervenuto anche sulle congetture delle ultime ore, sottolineando come la coalizione “con coerenza, l’adesione ai principi alla base della sua costituzione, nel rispetto del patto con gli elettori che hanno sancito la sua vittoria alle urne, e sarà pronta a qualsiasi confronto con altre forze civiche e con altri partiti, ma con voce unitaria“.