Azioni Tercas, il Tribunale condanna la banca a risarcire i risparmiatori
TERAMO, 22 gennaio – Non fu né corretto né trasparente il comportamento di Banca Tercas quando fece sottoscrivere a numerosi clienti azioni in occasione dell’aumento di capitale.
Con sentenza del giudice Antonio Converti il Tribunale di Teramo ha accolto il ricorso di quattro risparmiatori che avevano sottoscritto l’investimento.
L’istituto di credito dovrà restituire tutte le somme impiegate per l’acquisto dei titoli, oltre alla rivalutazione e agli interessi dal 2006 e le spese legali.
Tra monte capitale e interessi la somma da restituire si aggira sui 200mila euro.
Secondo gli avvocati Renzo Di Sabatino di Teramo e Massimo Cerniglia di Roma, che hanno difeso i quattro clienti per conto di Federconsumatori, si tratta di una “sentenza clamorosa che costituisce un essenziale precedente per tutti i risparmiatori che hanno intrapreso l’azione legale contro la Banca”.
Il giudice in sostanza ha ritenuto che l’Istituto di credito non abbia rispettato gli obblighi informativi in merito ai titoli che stavano vendendo e che non era stato spiegato chiaramente ai clienti il rischio reale dell’investimento. Vendute fuori dai mercati regolamentati, le azioni Tercas furono cancellate dal commissario di Bankitalia, Riccardo Sora, quando dichiarò il default dell’Istituto e avviò la procedura di vendita alla Popolare di Bari, e centinaia di risparmiatori furono così danneggiati.
Sono circa 200, degli iniziali 560 clienti che si erano rivolti a Federconsumatori, ad aver avviato il contenzioso dinanzi al tribunale di Teramo.