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Bari-Pescara 1-0, il Delfino dura solo un tempo. Preoccupa la sterilità offensiva

Bari-Pescara 1-0, il Delfino dura solo un tempo. Preoccupa la sterilità offensiva

BARI, 12 novembre – I biancazzurri durano soltanto un tempo, allo stadio San Nicola, al cospetto di un Bari che nella ripresa dimostra di essere una grande squadra. Meglio il Pescara nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo, invece, i pugliesi sono straripanti. Nel complesso, a destare allarme, è la sterilità offensiva dei ragazzi di Zeman, che costruiscono occasioni con il contagocce e non riescono mai a rendersi davvero pericolosi, anche quando hanno in mano il pallino del gioco. Un paradosso per una squadra del boemo.

Pescara in emergenza allo stadio San Nicola, tra infortuni e impegni in nazionale dei suoi gioiellini. Zeman schiera Zampano e Mazzotta terzini, con Perrotta e Fornasier al centro della difesa. Linea mediana composta da Carraro, Palazzi e Brugman, con Del Sole, Pettinari e Mancuso a formare il tridente offensivo. E’ sfida tra il boemo e il pescarese puro doc Fabio Grosso, ma è anche sfida tra primo e terzo attacco del campionato, con i pugliesi che finora hanno messo a segno tre reti in più degli abruzzesi. Bari temibile davanti al proprio pubblico: in casa ha vinto tutte le gare tranne una.

PRIMO TEMPO

Ritmi alti al San Nicola, già dai primi minuti, con il Bari che prova a fare la partita. Il Pescara però pressa alto e mette in difficoltà i padroni di casa. All’8′ Pettinari recupera palla al limite dell’area, complice l’indecisione dell’ex Gyomber: la sfera carambola sui piedi di Del Sole, gran botta e palla alle stelle.

I ragazzi di Zeman crescono con il passare dei minuti e continuano a macinare gioco. Manovra rapida e fluida che spegne in partenza le velleità dei pugliesi. Al 19′ i biancazzurri escono bene dalla propria metà campo, Palazzi penetra nella trequarti avversaria e ci prova da 30 metri, mandando al lato. Al 25′ un’incursione di Pettinari costa al Bari l’ammonizione di Fiamozzi.

Gara gradevole giocata a ritmi sostenuti. Pescara meglio del Bari, con i pugliesi comunque temibili nelle ripartenze. Al 32′ pericoloso il Bari con Anderson, che sulla corsia di destra si beve Mancuso e mette in mezzo per l’accorrente Cissè: tocco di prima e palla di poco fuori, sul primo palo della porta difesa da Fiorillo.

Al 39′ bravo e fortunato Cissè, che vince una serie di rimpalli e si ritrova solo in area, a tu per tu con Fiorillo: miracolo del portiere biancazzurro che manda in angolo. Cinque minuti dopo pericolosissimo Galano, che sfiora l’incrocio su calcio di punizione. Finale di primo tempo di marca biancorossa, ma è il Pescara ad avere fatto la partita. Strepitoso Pettinari, che lotta come un leone e recupera palloni preziosi.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa le due squadre tornano in campo con gli stessi giocatori. Prova ad accelerare il Bari. Al 3′ Galano riceve palla sulla sinistra e a pochi passi tocca dalla porta, da posizione decentrata, tocca d’esterno, sfiorando il palo opposto. Un minuto dopo ancora Galano, in ripartenza, si presenta solo davanti a Fiorillo, che si oppone alla grande.

Pescara in difficoltà, Bari padrone del campo. I biancazzurri non riescono più a pressare e si abbassano. La qualità dei pugliesi esce fuori e la retroguardia abruzzese è alle corde. Al quarto d’ora splendido lancio di Brugman dalla propria metà campo, con Mancuso che è anticipato di un soffio dal portiere avversario. Zeman getta nella mischia Cappelluzzo al posto di Del Sole.

Il Bari continua ad attaccare, ma la sua offensiva è meno veemente rispetto ad inizio ripresa. Al 20′ missile di Petriccione da trenta metri, Fiorillo spedisce in corner. Sugli sviluppi dell’azione Improta di testa sfiora la traversa.

Al 23′ micidiale ripartenza del Bari, con Cissè che serve un pallone delizioso, a Fiorillo battuto, per l’accorrente Improta: l’attaccante del Bari è in ritardo di un soffio. I pugliesi riprendono a spingere sull’acceleratore e schiacciano i biancazzurri in difesa. Zeman corre ai ripari: dentro Crescenzi e Valzania, fuori Zampano e l’infortunato Palazzi.

Al 32′ calcio di punizione del neo entrato Brienza dalla lunga distanza: pallone deviato dalla barriera, Fiorillo spiazzato e battuto. Uno a zero per il Bari. I biancazzurri devono reagire, ma faticano a riorganizzarsi. E’ il Bari che continua ad attaccare.

I biancazzurri avrebbero anche l’occasione per pareggiare: al 41′ Mazzotta crossa dalla sinistra, Micai sventa in tuffo. La palla finisce tra i piedi di Valzania che, con il portiere avversario fuori causa, colpisce di prima ma non inquadra la porta. Pericoloso Floro Flores in ripartenza. Il Pescara non molla è al 44′ è Crescenzi a mettere in difficoltà Micai. Sei minuti di recupero non sono sufficienti ai ragazzi di Zeman per creare pericoli. Vince il Bari. Meritatamente.

 

BARI (4-3-3): Micai, Anderson, Gyomber, Tonucci, Fiamozzi, Tello, Busellato (16′ st Brienza), Petriccione, Improta (36′ st Floro Flores), Cissè (45′ st Nenè), Galano. A disposizione: De Lucia, Conti, Sabelli, Kozak, Cassani, Salzano, Iocolano, Scalera, Miguel, Diakitè. Allenatore: Fabio Grosso

PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Zampano (27′ st Crescenzi), Perrotta, Fornasier, Mazzotta, Palazzi (27′ st Valzania), Carraro, Brugman, Del Sole (18′ st Cappelluzzo), Pettinari, Mancuso. A disposizione: Pigliacelli, Kanoutè, Ganz, Elizalde, Latte Lath, Selasi, Coulibaly, Baez. Allenatore: Zdenek Zeman

Arbitro: Piccinini di Forlì

Reti: 32′ st Brienza (B)

Ammoniti: Fiamozzi (B), Carraro (P), Valzania (P), Perrotta (P), Fornasier (P)

Corner: 6-4 per il Bari

Spettatori: 18.526

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