Bimillenario Ovidiano a Sulmona, esposto del M5S alla Corte dei Conti
SULMONA, 6 luglio – Un esposto alla Corte dei conti per verificare la correttezza dell’assegnazione dei i fondi per il Bimillenario Ovidiano. A presentarlo il consigliere regionale del M5S Gianluca Ranieri che, dopo aver effettuato l’accesso agli atti ha chiesto alla magistratura contabile di verificare se ci siano stato o meno delle irregolarità.
Esposto illustrato questa mattina in conferenza stampa, con il consigliere che ha sottolineato come la vicenda parta a fine 2016, quando “arbitrariamente, la Regione a guida D’Alfonso, ha elargito a pioggia centinaia di migliaia di euro per eventi di vario genere e tra questi: i 100mila euro richiesti dall’assessore Andrea Gerosolimo per Sulmona”.
A quel punto, secondo il M5S, dopo una prima fase partecipativa, con il sindaco Annamaria Casini che nella sua veste di presidente della commissione organizzatrice, aveva chiamato “a sé le associazioni del territorio per dar vita al programma partecipato del bimillenario ovidiano”, qualcosa sarebbe cambiato.
“Dal verbale di riunione della commissione organizzatrice del 20 febbraio 2017 – dichiara Ranieri – si evince che la commissione risulta formata, tra gli altri, dal professor Raffaele Giannantonio già responsabile del progetto Metamorphosis-Beyound the shape finanziato con i contributi regionali per 5.600, il maestro Gaetano Di Bacco già direttore artistico della onlus Camerata musicale sumonese, finanziato con i contributi regionali per 8.500 euro, il professor Massimo Di Paolo già dirigente scolastico all’istituto superiore ‘E.Fermi’ finanziato con i contributi regionali per 7.500 euro, la dottoressa Caterina Fantauzzi già dirigente scolastico dell’istituto superiore ‘Ovidio’ finanziato con i contributi regionali per 2.000 euro”.
Sempre dallo stesso verbale secondo Ranieri, si evincerebbe che la data ultima per inoltrare proposte e progetti era stata fissata al 18 dicembre 2016, mentre dalla documentazione acquisita dal consigliere, relativa ad ogni singolo progetto, risulterebbero “date di protocollazione successive, la più tardiva delle quali arriva fino al 13 aprile 2017”.
“In questo caso, inoltre, la scheda di valutazione non porta data di compilazione da parte del valutatore – continua il consigliere – C’è ancora da aggiungere che nel caso specifico l’associazione richiedente non ha provveduto nemmeno alla compilazione dettagliata della scheda appositamente predisposta e disponibile sulla homepage del sito istituzionale del Comune di Sulmona, non attenendosi dunque alle regole di partecipazione, peraltro ribadite sulla scheda stessa, ossia ‘Da compilare dettagliatamente in ogni sua parte, a pena di inammissibilità’. Nonostante tutto, il progetto in questione risulta finanziato”.
La stessa irregolarità nella data di presentazione del progetto e nelle modalità di presentazione, secondo Ranieri, sarebbe stata riscontrata anche per altre associazioni, “una delle quali non solo non compila la scheda appositamente predisposta, ma presenta il suo progetto in maniera vaga e discorsiva, facendo esclusivo riferimento ai progetti svolti nel 2016 nulla citando in merito ai progetti futuri né tantomeno in merito ai contributi richiesti“.
“Abbiamo più volte richiesto in consiglio regionale che per l’assegnazione dei fondi per la cultura venisse attuata la legge 46/2014, approvata proprio da questa stessa maggioranza, senza mai riuscire ad ottenere l’applicazione della norma – conclude Ranieri – La trasparenza e la parità delle condizioni di base nell’assegnazione dei fondi per la cultura sono principi per i quali il M5S si batte in Regione Abruzzo sin dall’inizio della legislatura. Continueremo a batterci affinché la trasparenza diventi un elemento imprescindibile di ogni azione di governo, in ogni grado istituzionale, dal Parlamento fino al più piccolo dei comuni”.