Bufera giudiziaria sulla Popolare di Bari. Nel mirino anche l’acquisizione della Tercas
TERAMO, 30 agosto – C’è anche l’acquisizione di Banca Tercas nel mirino degli inquirenti della Procura di Bari, che nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità nei bilanci dell’istituto di credito, denunciate da un funzionario, ha iscritto nel registro degli indagati sei persone: il presidente Marco Jacobini, l’allora dg Vincenzo De Bustis, ex Ad di Mps e Deutsche Bank, i due figli di Jacobini, Gianluca e Luigi (rispettivamente condirettore generale e vice), il responsabile della linea contabilità e bilancio della popolare Elia Circelli, il dirigente dell’ufficio rischi Antonio Zullo. Indagati che, a vario titolo ed in base alle diverse posizioni devono rispondere di reati che vanno dall’associazione per delinquere alla truffa, ostacolo all’attività di Bankitalia e false dichiarazioni nel prospetto informativo depositato alla Consip.
A Jacobini e ai figli la Procura contesta anche anche i reati di maltrattamento ed estorsione mentre De Bustis è accusato solo di maltrattamenti.
I fatti contestati ai sei risalgono al periodo 2013-2016 quando la BpB acquistò la Cassa risparmio di Teramo. Periodo in cui un funzionario avrebbe segnalato diverse presunte irregolarità nei bilanci, con le sue segnalazioni avrebbero riguardato anche la fase dell’acquisizione Tercas.
Segnalazioni che secondo la Procura i vertici della Popolare di Bari non avrebbero mandato giù, con il funzionario che, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato mobbizzato e successivamente licenziato. Quello stesso funzionario le cui dichiarazioni alla magistratura hanno dato il via alle indagini.