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Bussi, il ministro Costa: “Chi inquina deve pagare, chiederemo danni”. E lancia Daspo ambientale

Bussi, il ministro Costa: “Chi inquina deve pagare, chiederemo danni”. E lancia Daspo ambientale

Daspo ambientale per chi inquina e causa civile contro Edison, per chiedere un risarcimento in relazione alla vicenda della megadiscarica dei veleni di Bussi. E’ quanto ha annunciato questa mattina il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, durante un tour in Abruzzo nel corso del quale è stato accompagnato dalla candidata del M5s alla presidenza della Regione, Sara Marcozzi.

Così il ministro Costa sul daspo ambientale:

“Ho costituito un gruppo di lavoro con grossi magistrati a livello nazionale e grossi esperti ambientali per introdurre il Daspo ambientale e applicare la legge Falcone e Borsellino anche all’ambiente. Chi ha inquinato lascia il territorio, Daspo ambientale, e chi ha inquinato risponde di tutto il suo patrimonio che diventa patrimonio dello Stato. Col dovuto rispetto, chi ha inquinato deve andare via in mutande”.

Poi il ministro ha aggiunto:

“Firmo la riforma dei reati ambientali, dei reati eco-ambientali, per arrivare a due cose: chi inquina non è degno di vivere sul quel territorio. Se ne deve andare. Chi inquina ha prodotto un tale disvalore sociale perché ha inquinato, ha toccato la vita delle persone, la vita delle famiglie, cioè il bene primario per cui siamo qui sulla Terra, e io, come Stato, mi vado a prendere tutto il suo patrimonio e gli restituisco solo la parte che è in grado di dimostrare che ha guadagnato in modo lecito. Tutto il resto no. Si chiama inversione dell’onere della prova, Legge Falcone e Borsellino, e io lo applico all’ambiente. Adesso esiste”.

Conseguenza del suo ragionamento, con diretto riferimento all’Abruzzo, è il caso Bussi. La legge non si potrà applicare in chiave retroattiva, ma ci sono altre strade per ottenere giustizia:

”Chi inquina deve pagare. Per questo abbiamo deciso di intraprendere, come Ministero, la causa civile di risarcimento danni contro la società Edison per il disastro ambientale di Bussi. Uno dei più gravi ecocrimini d’Italia. La storia degli ecoreati sta finalmente cambiando”.

EDISON: “IMPEGNO CONCRETO PER LA BONIFICA”

Edison conferma “l’impegno concreto per la bonifica dell’area Tremonti, come da progetto presentato al Ministero dell’Ambiente nel 2018 e progressivamente integrato accogliendo le richieste di tutti gli enti competenti. Sono ora in corso i tavoli tecnici presso lo stesso Ministero e presso ISPRA per definire le modalità operative e dare inizio alle attività di bonifica”. Lo rende noto la stessa Edison in una nota in “riferimento alle notizie di stampa odierne”.

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