Calcio, Virtus Lanciano condannata per aver evaso Iva per 400mila euro
LANCIANO, 16 novembre – Il giudice del Tribunale di Lanciano Andrea Belli ha condannato a sei mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, il legale rappresentante della Virtus Lanciano Calcio Claude Di Menno Di Bucchianico, che doveva rispondere di un’evasione dell’Iva per 400mila euro relativa al 2013.
Per l’accusa non era stata del tutto pagata l’Iva 2013 per circa 400 mila euro. L’iniziale ammanco 2013 nelle casse dell’Agenzia delle Entrate, parte offesa, era di 657.559 euro per l’imposta dovuta nell’anno fiscale 2013. Di questa somma furono pagate otto rate, sulle venti concordate nella dilazione del piano di rientro. Mancavano dunque oltre 400 mila euro che la Virtus, in liquidazione, non è riuscita a estinguere.
“La Virtus Lanciano ha pagato i ratei dell’Iva 2013 per oltre 300 mila euro. Dopodiché con la presentazione del concordato preventivo non ha potuto più corrispondere i ratei – ha commentato l’avvocato Paolo Sisti, che difende il legale rappresentante della Virtus Lanciano – Vi è comunque un’apposita procedura in corso di transazione fiscale con l’Agenzia delle Entrate”.
Lo scorso anno lo stesso amministratore della Virtus venne assolto per l’Iva evasa nel 2012, pari a 425.775 euro, sempre a seguito di una dilazione di pagamento concordato e poi estinto in merito alle somme relative a interessi e sanzioni ammontanti a 70 mila euro. Per il mancato pagamento dell’Iva 2012, a seguito dei controlli Covisoc, la Virtus Lanciano incorse in un punto di penalizzazione durante il campionato di Serie B che lo scorso anno costò la retrocessione dopo quattro anni di militanza tra i cadetti.