Cambiamenti climatici, l’Abruzzo tra le nuove sette aree a rischio inondazione /FOTO-VIDEO
PESCARA, 5 luglio – Sette nuove aree costiere italiane, tra cui l’Abruzzo, a rischio inondazione per l’innalzamento del mar Mediterraneo. Ci sono anche Puglia, Sicilia, Sardegna e Toscana. E’ questa la stima dell’Enea, grazie a nuove misure, sulla perdita di decine di chilometri quadrati di territorio dell’Italia entro fine secolo. Salgono così a una ventina in totale le aree costiere in pericolo a causa dei cambiamenti climatici e delle caratteristiche geologiche del Paese. A rischio, in particolare, Pescara, Martinsicuro e Fossacesia.
Secondo l’Enea – che ha presentato oggi a Roma, in un convegno dedicato a cambiamenti climatici e innalzamento del mar Mediterraneo, le nuove mappe del rischio allagamento – le nuove sette aree sono quelle di Pescara, Martinsicuro (Teramo e la foce del Tronto), Fossacesia (Chieti), Lesina (Foggia), Granelli (Siracusa), Valledoria (Sassari) e Marina di Campo sull’Isola d’Elba.
Le altre aree già individuate riguardano quella compresa tra Trieste, Venezia e Ravenna, il golfo di Taranto, Oristano e Cagliari; ma anche la Versilia in Toscana, Fiumicino e Fondi nel Lazio e la zona dell’Agro pontino, mentre in Campania il rischio ricade sulla piana del Sele e sul Volturno, in Sicilia sull’area di Catania e alle Isole Eolie.
Alla giornata di lavoro sul clima, organizzato dall’Enea, prendono parte esperti italiani e internazionali tra cui il ministero dell’Ambiente, il Mit di Boston, il Cnr, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), il Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici); al convegno è stato presentato un nuovo modello climatico su cui Enea sta lavorando in collaborazione col Mit, e che integra grazie a un supercalcolatore dati oceanografici, geologici e geofisici per ottenere previsioni sull’innalzamento del mar Mediterraneo più dettagliate e a breve termine.
L’allarme era già stato lanciato dall’associazione americana Climate Center che studia i cambiamenti climatici e che ha realizzato uno strumento in grado di dimostrare gli effetti del riscaldamento e dell’innalzamento del livello del mare. Nel video una ricostruzione di come sarà la situazione a Pescara se il mare dovesse alzarsi di 10 metri.
Ecco i possibili scenari sulla costa abruzzese, con un innalzamento del livello del mare di 10 metri