Canzano, truffa del terremoto: tutti assolti
TERAMO, 20 dicembre – Presunta truffa del terremoto a Canzano: tutti assolti. Si è concluso così, questo pomeriggio, il processo per presunte irregolarità nella percezioni dei contributi post terremoto 2009 a Canzano, e che vedeva davanti ai giudici del collegio 11 persone tra legali rappresentanti, amministratori, direttori dei lavori e procuratori di società appaltatrici o sub appaltatrici e professionisti. Imputati che sono stati assolti tutti con la formula “perché il fatto non sussiste” e, alcuni di loro, per alcuni capi, con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.
Il fascicolo che aveva portato gli 11 imputati a processo, a firma del pm Stefano Giovagnoni, verteva su una presunta strumentalizzazione della normativa sui danni del terremoto del 2009 nei comuni fuori cratere, con i riflettori puntati sia su alcune perizie asseverate che avrebbero attestato falsamente il nesso di causalità tra le lesioni e il sisma sia su alcune certificazioni prodotte dalle imprese che avevano effettuato i lavori di ristrutturazione su abitazioni realmente danneggiate dal terremoto. In alcuni casi, infatti, secondo la Procura, nel computo metrico le imprese finite sotto accusa avevano dichiarato lavori superiori a quelli realmente realizzati, incassando così tutta una serie di somme non dovute.
Accuse che avevano inizialmente portato a processo gli 11 imputati davanti al giudice monocratico con le accuse di truffa, tentata truffa e falso. Ma nel giorno in cui era attesa la sentenza il giudice aveva riqualificato il reato in indebita percezione di erogazioni pubbliche, rinviando il procedimento davanti al tribunale collegiale.
Ad essere assolti da tutte le accuse Rossella Marini, amministratore della Building’s Rose srl, Alfredo Bizzarri, procuratore della medesima azienda, Diego Zinnarello, titolare dell’omonima ditta esecutrice dei lavori, Fabio Fabbri, Daut Faba, titolare dell’omonima ditta, Rosita Estela Di Donato, amministratrice di una ditta, Mauro Marani, professionista che aveva redatto alcune perizie asseverate, Giorgio Di Domenico, Piergiorgio Di Carlo, professionisti, e Giovanni Di Teodoro, imprenditore, e Gabriele Suffiaturo.