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Carcasse di auto sparse nelle campagne e redditi non dichiarati: un denunciato /VIDEO

Carcasse di auto sparse nelle campagne e redditi non dichiarati: un denunciato /VIDEO

CHIETI, 18 gennaio – Auto da rottamare e pezzi di veicoli sparsi sul territorio, insieme ad altri rifiuti classificati come pericolosi, redditi non dichiarati e lavoratori in nero. Hanno trovato di tutto gli uomini della Guardia di Finanza di Chieti, impegnati in un’operazione di controllo tra Orsogna e Canosa Sannita.

 Le indagini hanno permesso di individuare disseminati su una vasta area numerosi mezzi tra autoveicoli, motoveicoli, macchine agricole e parti di essi in palese stato di abbandono,. Tra i materiali c’erano anche rifiuti pericolosi.

In un capannone, utilizzato per la rottamazione sono state rinvenute – accuratamente occultate – numerose targhe di autoveicoli alcune delle quali riconducibili ad automobili rubate.

Alla fine dell’accertamento sono stati “contabilizzati” 146 tra autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole, 89 targhe di autoveicoli, 7 carte di circolazione e 4 certificati di proprietà.

Gli ulteriori accertamenti effettuati sulle targhe sequestrate hanno messo in evidenza un altro problema: cartolarmente alcuni autoveicoli risultavano ancora circolanti per cui sono partite verifiche per individuare i proprietari che non hanno pagato la tassa di proprietà e la rottamazione.

Dal punto di vista fiscale sono stati poi rilevati redditi non dichiarati per 1.154.069,71 euro e l’emissione di fatture relative ad operazioni soggettivamente inesistenti. In più è stato verificato l’utilizzo di un lavoratore in nero.

Il titolare della struttura Veniva, inoltre, avviato anche un controllo diretto al contrasto dell’impiego di manodopera irregolare che consentiva di individuare a carico di una società l’utilizzo di un lavoratore “in nero” con mansioni di lamierista/carrozziere. Infine, L’esito dei riscontri premetteva di segnalare all’A.G. di Chieti un soggetto per ricettazione (art. 648 c.p.), emissione di fatture per operazioni inesistenti, illecita attività di smaltimento rifiuti. Sono state irrogate sanzioni amministrative per 1.175.000 euro relative a 235 contestazioni per violazioni alla normativa ambientale ed, infine, recuperati bolli auto non corrisposti alla regione Abruzzo e relative sanzioni per complessivi 870.032 euro.

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