Carenze e irregolarità nelle strutture per anziani, blitz dei Nas nelle province di Pescara e Chieti
PESCARA, 19 gennaio – Carenze, irregolarità e violazioni nelle strutture ricettive e nelle case famiglia destinate ad ospitare gli anziani. Ad accertarle, in diversi centri delle province di Chieti e di Pescara, sono stati i Carabinieri del Nas del capoluogo adriatico, nell’ambito di una serie di ispezioni avviate nel settore per verificare i requisiti strutturali, igienici, tecnologici ed organizzativi, oltre che il benessere degli ospiti.
In una casa famiglia della zona di Ortona, i militari hanno rilevato che il centro era privo dell’apposita segnaletica indicante le vie di esodo e che i responsabili della struttura avevano omesso sistematicamente di segnalare alla competente autorità di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate. Nel corso delle verifiche di tipo igienico sanitario, inoltre, i Carabinieri del Nas hanno scoperto che all’interno della cucina erano conservati circa 150 chilogrammi di prodotti alimentari privi di qualsiasi indicazione sulla tracciabilità. Per le diverse violazioni riscontrate il dirigente della struttura è stato segnalato all’autorità giudiziaria e a quella amministrativa.
Sempre nel Chietino i carabinieri del Nas hanno denunciato il responsabile legale di un’altra struttura ricettiva per anziani. Il provvedimento è scaturito da un’ispezione igienico sanitaria nel corso della quale è stato accertato che il centro per gli anziani non rispettava alcuni dei requisiti per la sicurezza sui luoghi di lavoro, quali il mancato abbattimento delle barriere architettoniche e l’ostruzione delle vie di esodo con armadi. Da accertamenti documentali, inoltre, è emerso che la struttura non aveva mai richiesto la prescritta autorizzazione comunale al funzionamento. Da un’analisi dei requisiti professionali degli operatori impiegati nell’assistenza, inoltre, è emerso l’impiego, nell’arco delle 24 ore, di personale privo di ogni qualifica.
In provincia di Pescara, a conclusione di un’articolata attività investigativa, con ascolto di numerosi testimoni e diversi sopralluoghi in collaborazione con la Asl, il Nas ha denunciato il responsabile legale di tre strutture ricettive per anziani, accusato di aver avviato i suddetti centri in assenza della prescritta autorizzazione comunale al funzionamento. Nel corso di un’ispezione, in una delle tre strutture sono stati sequestrati circa 80 chilogrammi di alimenti vari, detenuti in assenza di informazioni circa la loro rintracciabilità.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la compatibilità delle esigenze assistenziali di ogni singolo ospite con l’offerta assistenziale delle strutture ispezionate, al fine di identificare chiaramente i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per ogni tipologia di struttura. Sarà l’Unità di Valutazione Multidimensionale a stabilire il setting assistenziale più adeguato per gli ospiti e, di conseguenza, l’autorità comunale ad adottare i provvedimenti a salvaguardia degli utenti.