CHIETI, 24 marzo – Carmine Di Ilio, magnifico rettore dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, si è dimesso. Una decisione innescata dal provvedimento di interdizione per sei mesi, decretato due settimane fa dal gip del tribunale di Chieti. L’ormai ex rettore spiega di avere compiuto un passo indietro nell’interesse dell’ateneo: adesso sarà infatti possibile indire nuove elezioni, senza attendere la scadenza naturale del mandato prevista per il primo novembre prossimo.

L’ex numero uno della d’Annunzio esce dunque di scena senza neanche attendere il pronunciamento del tribunale del riesame, che in linea teorica avrebbe potuto revocare il provvedimento interdittivo. Lo fa con una lettera consegnata al decano dell’università Michele Vacca, nella quale rivolge un pensiero al corpo docente che in questi giorni gli ha espresso vicinanza e solidarietà. La missiva è stata depositata e protocollata pochi minuti fa negli uffici di via dei Vestini a Chieti.

Adesso si apre la corsa alla successione, che vede già in pista diversi candidati, tra i quali Sergio Caputi, Michele Rea, Paolo Fusero, Stefano Trinchese, Liborio Stuppia e Luigi Capasso. Quest’ultimo è il grande accusatore di Di Ilio e del dg Del Vecchio, anche lui sottoposto a provvedimento di interdizione.