Caro pedaggi A24/A25, Strada dei Parchi al contrattacco: “Ministero non scarichi oneri su di noi”
PESCARA, 10 gennaio – Dopo le proteste contro il rincaro dei pedaggi, del 13%, su A24 e A25, e la riunione di ieri al ministero, la società Strada dei Parchi, che gestisce la rete autostradale, passa al contrattacco.
La società del gruppo Toto afferma in una nota:
“Le proposte di Strada dei Parchi SpA, sulle tariffe e sul nuovo Piano Economico Finanziario (Pef), sono sempre state respinte dal Ministero, al quale spetta ora il compito di fare una proposta che non tenti di scaricare su Strada dei Parchi l’onere derivante dagli incrementi tariffari decisi in base alla Convenzione vigente”.
Strada dei Parchi precisa:
“Siamo in attesa di conoscere ufficialmente le decisioni assunte ieri al Ministero, per ora rese note a mezzo stampa. Ribadiamo la nostra disponibilità ad affrontare il tema delle tariffe nell’ambito di una proposta e di una indicazione chiara, che devono provenire solo dai Ministeri che hanno emanato il Decreto Interministeriale numero 000615 del 29/12/2017 e con cui sono state stabilite le percentuali dell’incremento delle tariffe di pedaggio da applicarsi per l’anno 2018 sulle autostrade A24 ed A25”.
In conclusione la società che gestisce A24 e A25 mette in luce:
“Sulla questione tariffe, Strada dei Parchi ricorda di avere già avanzato diverse proposte di un nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), nel cui ambito si sarebbe potuto definire per tempo un andamento controllato, a favore degli utenti, delle tariffe stesse. In tal senso, ancora ieri, su richiesta del Ministero, Strada dei Parchi ha avanzato una proposta capace di bloccare gli aumenti decisi dal Ministero a fine dicembre”.