CHIETI, 20 marzo – Assolti dal Tribunale di Chieti, perché il fatto non costituisce reato, il direttore generale dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, e l’ex direttore amministrativo, Sabrina Di Pietro, accusati di concorso in abuso d’ufficio. La seconda era accusata anche di false attestazioni su qualità personali, ma è è stata assolta da quest’ultima imputazione perché il fatto non sussiste.

Il pubblico ministero Giancarlo Ciani aveva chiesto un anno di reclusione per Flacco e un anno e quattro mesi per Di Pietro, entrambi presenti all’udienza che si è conclusa al termine di una camera di consiglio durata un’ora.

Secondo l’accusa, Flacco avrebbe nominato Di Pietro direttore amministrativo dell’azienda sanitaria Lanciano Vasto Chieti nonostante fosse a conoscenza del fatto che non possedeva i requisiti, ovvero lo svolgimento, almeno per cinque anni, di una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private.

Di Pietro attestò al Dg di aver ricoperto per cinque anni la qualifica di direttore di una struttura sanitaria, ovvero l’ex Onpi di Spoltore, struttura che invece avrebbe svolto attività socio assistenziale.

La vicenda prese le mosse dall’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti da Mauro Febbo, nella sua qualità di presidente della Commissione di vigilanza della Regione Abruzzo.

Nell’ottobre 2017 la Corte dei Conti aveva disposto l’archiviazione del procedimento.