Chieti
Stai leggendo
Chieti, due infermiere aggredite in ospedale da uomo che pretendeva di essere ricoverato

Chieti, due infermiere aggredite in ospedale da uomo che pretendeva di essere ricoverato

CHIETI, 11 maggio – Aggressione ai danni di due infermiere, la notte scorsa, nel Pronto soccorso dell’ospedale di Chieti. A dare in escandescenza un uomo di Pianella, di 51 anni, che pretendeva di essere ricoverato per sottoporsi ad alcuni controlli.

L’uomo, già in passato, aveva espresso la stessa richiesta, probabilmente al solo scopo di assicurarsi un letto e qualcosa da mangiare per un po’ di giorni. Di fronte alla mancanza di riscontri, da parte del personale dell’ospedale, il cinquantunenne è stato accecato dalla rabbia e si è scagliato contro due infermiere.

A farne le spese una operatrice di 44 anni, che è stata scaraventata a terra e ha riportato la frattura di due costole, e una sua collega di 33 anni, strattonata con violenza a più riprese. Soltanto l’intervento di alcuni pazienti, e in particolare di un giovane albanese, ha evitato che ci fossero conseguenze peggiori.

Sul posto sono intervenuti gli addetti alla vigilanza e poco dopo le forze dell’ordine. L’aggressore, alle prese con problemi psichiatrici, legati anche all’alla dipendenza da alcol e droga, è stato sottoposto ad un Tso.

Al riguardo l’Ordine degli infermieri e l’Ordine dei medici della provincia di Chieti, nell’esprimere solidarietà alle due operatrici aggredite, esprimono una dura condanna in riferimento a quanto accaduto, e lanciano un monito:

“Infermieri e medici non sono e non devono diventare bersagli sui quali riversare rabbia e frustrazione causate da inefficienze del sistema. Gli operatori sanitari, in particolare gli infermieri e i medici, sono professionisti alleati dei cittadini e devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza e tranquillità”.

Solidarietà anche dall’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci:

“Il Pronto soccorso da sempre, in tutti i sistemi regionali – dice Paolucci – è il luogo più esposto nel rapporto con la cittadinanza, in quanto gli operatori devono gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività e lo fanno sempre con straordinaria professionalità, anche se questo a volte non riesce ad azzerare del tutto il rischio di trovarsi un aggressore con problemi psichiatrici o di dipendenza patologica. Come Regione stiamo mettendo in campo, con risorse aggiuntive di 8 milioni per l’annualità in corso, interventi per ridurre il fenomeno della carenza di personale per i servizi in aree assistenziali di maggiore attività”.

Da parte sua il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, interviene per chiarire le iniziative intraprese per garantire condizioni di sicurezza a operatori e pazienti.

“Abbiamo istituito due postazioni della vigilanza, una all’interno del Pronto soccorso e una all’esterno – mette in evidenza Flacco – proprio per favorire condizioni di tutela per il personale e gli utenti. Sono misure straordinarie, che offrono all’ospedale di Chieti una protezione sicuramente adeguata ai volumi di attività che esprime. Anche sul fronte della formazione mirata alla gestione dell’utenza più critica, con particolare riferimento alle situazioni di maggiore aggressività, abbiamo attivato corsi specifici rivolti al personale. Questo – prosegue il direttore generale – per dire che vengono messe in campo tutte le azioni possibili per prevenire episodi di violenza ai danni dei nostri operatori. Ma casi come l’ultimo che si è verificato restano circoscritti alla eccezionalità della vita del Pronto soccorso e non sono la normalità né il frutto di una politica aziendale miope o incurante dei problemi e delle emergenze. Sono certo che i protocolli a disposizione consentano, nel caso di pazienti affetti da disturbi psichici, la gestione congiunta con i servizi psichiatrici attigui al Pronto soccorso, e quindi immediati nell’intervento, sicuramente più efficaci di una telecamera che non può certo contrastare un’esplosione d’ira come quella che si è verificata”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
100%