Chirurgia diffusa sul territorio: la Asl di Chieti cambia metodo e rilancia l’ospedale di Ortona
CHIETI, 22 dicembre – Il trucco è nel metodo. Nella scelta di un modello innovativo che ha ottimizzato qualità e quantità degli interventi attuando una sorta di assistenza diffusa. Spalmando gli interventi su due ospedali, quelli più complessi a Chieti e i più semplici a Ortona, la Chirurgia generale a indirizzo oncologico della Asl Lanciano Vasto Chieti in due anni ha scalato le classifiche diventando la prima in Abruzzo per numero di casi trattati: 270 interventi complessi a Chieti tra il 2013 e il 2014 e incremento dell’attività del 300% a Ortona.
Un altro dato spicca: per il tumore al pancreas la Asl è collocata tra i centri ad alto volume (secondo i dati dello Sportello cancro) con 200 interventi in quattro anni, a fronte degli appena 16 casi che nel 2012 erano stati trattati in tutto l’Abruzzo.
“Abbiamo investito su un’idea mai sperimentata prima – chiarisce Pierluigi Di Sebastiano, direttore dell’unità operativa – importando nell’area chirurgica l’organizzazione per intensità di cura, basata sulla selezione dei pazienti in base al grado di complessità delle loro patologie. Tutto si gioca intorno all’utilizzo ottimale delle infrastrutture dei due presidi, che ha determinato un sensibile miglioramento delle prestazioni, oltre ad aver preservato la prosecuzione dell’attività chirurgica a Ortona, che per numero di prestazioni eseguite, in una logica di sostenibilità, non avrebbe avuto vita lunga. Basti pensare che nel 2013, con l’introduzione del nuovo modello, le prestazioni sono aumentate in modo esponenziale, passando da 516 a 1.097 dimissioni con un incremento dell’attività chirurgica del 300%. Stessa tendenza, ovviamente, nell’ospedale del capoluogo”.
Il modello per intensità di cura è stato esteso anche alla Patologia Chirurgica di Chieti:
“Abbiamo già buoni riscontri – afferma il direttore generale della Asl Pasquale Flacco – con un incremento significativo del numero e della complessità dei casi trattati: oltre 40 interventi di Chirurgia oncologica complessa in un mese e mezzo di attività”.