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Chiusa l’inchiesta sui bilanci 2011-2012 del Comune di Sant’Omero, confermate le accuse

Chiusa l’inchiesta sui bilanci 2011-2012 del Comune di Sant’Omero, confermate le accuse

S.OMERO, 27 aprile –  L’inchiesta era scattata dopo l’esposto presentato dall’attuale sindaco di S.Omero Andrea Luzii, che una volta vinte le elezioni ed essersi insediato aveva denunciato una situazione di dissesto delle casse comunali. Un’inchiesta quella sui bilanci 2011-2012 del Comune di S.Omero per la quale, nei giorni scorsi, il pm Luca Sciarretta ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini, confermando le accuse di falso e abuso d’ufficio nei confronti dell’ex sindaco Alberto Pompizi, dell’ex assessore al  bilancio e finanze Stefano Papa, dell’addetto all’ufficio ragioneria e responsabile  del procedimento Serafino Viscioni, dell’allora responsabile del servizio finanziario del Comune Christian Francia e dell’allora revisore dei conti Livia Mirenda.

Ai cinque la Procura contesta in concorso diverse accuse di falso materiale e ideologico. Falsi che sarebbero stati commessi sia nei prospetti per  la certificazione della verifica degli obiettivi del patto di stabilità interna dell’anno 2011  e dell’anno 2012, sia sui dati contabili inseriti nei rendiconti della gestione degli esercizi finanziari degli stessi anni, con  l’obiettivo “dissimulare”, come  si legge nel capo di imputazione, “il mancato rispetto del patto di stabilità interno“.

In particolare per il 2011 avrebbero dissimulato, secondo l’accusa, il mancato rispetto del patto di stabilità interno “in misura pari a – 441.000 contro un saldo obiettivo 2011 pari a +164.000” mentre rispetto al 2012 avrebbero messo in atto tutta una serie di falsi per “dissimulare il mancato rispetto del patto di stabilità interno  per l’anno 2012 in misura pari a -635.000 contro un saldo obiettivo 2012 pari a -189.000”.

Ma non solo. Perché proprio in relazione a presunte cancellazioni di spesa apportate ai rendiconti della gestione dell’esercizio finanziario del 2011 e del 2012, e quindi a presunte alterazioni dei dati finanziari del Comune, ai cinque viene contestato anche l’abuso d’ufficio.

Secondo l’accusa, infatti alterando “la reale prospettazione dei dati finanziari del Comune”, sempre al fine di dissimulare il mancato rispetto del patto di stabilità interna, avrebbero intenzionalmente arrecato “un danno economico ingiusto allo Stato Italiano e al Comune di S.Omero” e procurato “a  sè e ad altri il vantaggio patrimoniale” costituito dall’aver evitato l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, per gli anni successivi,in caso di violazione del patto di stabilità.

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