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Cittadella-Pescara 2-0, biancazzurri senz’anima e senza orgoglio. Così si rischia davvero

Cittadella-Pescara 2-0, biancazzurri senz’anima e senza orgoglio. Così si rischia davvero

CITTADELLA, 3 marzo – Squadra indolente, svogliata, incapace di creare pericoli agli avversari e in grado di regalare due reti ad un Cittadella che – al netto dei due gol – non si è mai visto dalle parti di Fiorillo. Non a caso i veneti non vincevano in casa dal novembre scorso. La squadra di Zeman non ha più un’anima. Forse non l’ha neanche mai avuta. E’ responsabile il tecnico, che non è riuscito a trasmettere motivazioni e idee di gioco alla squadra. Ma sono responsabili soprattutto i giocatori che, nonostante la giovane età, non sembrano mettere in campo quella voglia, quella fame e quella determinazione necessarie per competere a buoni livelli. Forse, però, le responsabilità principali sono della società e in particolare di chi ha fatto il mercato: la disarmante verità, che va affermandosi in maniera sempre più evidente, è che questo Pescara è una squadra estremamente modesta sul piano dei valori tecnici e del tutto inadeguata a livello di qualità caratteriali. Tra i peggiori Brugman, Capone, Balzano e il giovane Gavrillon. Quest’ultimo protagonista negativo della gara.

A Cittadella, contro i veneti quarti in classifica, Zeman si affida a Gravillon al centro della difesa, al posto dello squalificato Perrotta, al fianco di Campagnaro. Balzano e Mazzotta terzini, con Valzania, Carraro e Brugman in mediana. Confermato il tridente offensivo formato da Bunino, Falco e Capone.

PRIMO TEMPO

Gara subito viva, anche se la manovra delle due squadre risente del fondo bagnato. Dopo pochi secondi i biancazzurri si fanno vedere sulla destra con Falco, ma l’azione sfuma. Al 6′ cross di Valzania dalla destra, Bunino è in ritardo di un soffio. Tre minuti dopo Bunino incorna di testa, su assist di Mazzotta dalla sinistra, la palla lambisce il palo. Si gira bene l’attaccante scuola Juve.

Al 10′ altro cross di Mazzotta dalla sinistra, Valzania cade a terra in area, la palla arriva a Falco che svirgola fuori. E’ un buon Pescara nei primi minuti, ma al 19′ arriva la frittata di Gravillon, che travolge in area Vido. L’arbitro indica il dischetto e Iori insacca alla sinistra di Fiorillo. Giusta la decisione dell’arbitro. Grave l’ingenuità del difensore biancazzurro. Padroni di casa in vantaggio senza mai essersi resi pericolosi.

La reazione del Pescara è rabbiosa e affidata soprattutto alle incursioni sulla destra di Falco e Balzano, che però non producono più di qualche mischia pericolosa. Al 28′ calcio di punizione di Falco dalla distanza, Valzania irrompe in area con un attimo di ritardo e non aggancia il pallone ad un passo dalla porta. Al 39′ pericoloso Brugman dalla distanza, Alfonso respinge.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo il Pescara torna in campo con Mancuso al posto di uno spento Capone. Nei primi minuti stesso copione del primo tempo, con i biancazzurri che provano a manovrare e il Cittadella che contiene, pronto a ripartire. I ragazzi di Zeman faticano a trovare spazi, se si escludono un paio di incursioni di Mazzotta sulla fascia. Nessun pericolo, però, per i portieri delle due squadre.

Al 15′ si fa vedere il Cittadella con una mezza rovesciata di Vido in area: palla alle stelle. Ancora Vido pericoloso in ripartenza un minuto dopo: il suo pallonetto si spegne fuori. Al 19′ altro erroraccio di Gravillon, che su un lancio innocuo del Cittadella controlla male di testa, finendo di fatto per lanciare a rete Kouamè: l’attaccante veneto si stropiccia gli occhi e a tu per tu con Fiorillo non manca l’appuntamento con la rete. Decisivi, in senso negativo per il Pescara, i due errori del difensore scuola Inter.

La partita finisce qui. Elettroencefalogramma piatto per il Pescara, che non si è mai mostrato veramente capace di impensierire l’avversario. Squadra spenta, errori a ripetizione e mancanza di volontà sul fronte biancazzurro.

Il biancazzurri tornano comunque a farsi vedere al 25′, con un gran tiro di Falco, ma Alfonso è bravo a deviare il pallone sul palo. Al 32′ altra ottima occasione per il Pescara con Mancuso, che aggancia in area su assist di Mazzotta: il portiere del Cittadella si supera e respinge. Al 40′ Brugman, ad un metro dal portiere, solo davanti ad Alfonso, fallisce la più facile delle occasioni. E’ la dimostrazione che il Pescara non c’è più con la testa.

Si arriva così, stancamente, al novantesimo. Occorre correre subito ai ripari e trovare immediatamente dei correttivi. Il Pescara senz’anima, spuntato e vulnerabile, visto oggi al Tombolato, rischia seriamente di restare invischiato nella lotta per non retrocedere.

 

Cittadella (4-3-1-2): Alfonso, Pelagatti, Varnier, Scaglia, Salvi, Schenetti (27′ st Bartolomei), Iori, Settembrini,  Chiaretti, Kouamè (19′ st Strizzolo), Vido (36′ st Lora). A disposizione: Paleari, Benedetti, Pezzi, Caccin, Arrighini, Pasa, Adorni, Maniero, Fasolo. All. Roberto Venturato

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Balzano (27’st Fiamozzi), Campagnaro, Gravillon, Mazzotta, Valzania, Carraro, Brugman, Falco, Bunino, Capone (1’st Mancuso). A disposizione: Savelloni, Crescenzi, Mancuso, Yamga, Coda, Pettinari, Fornasier, Cocco, Machin, Coulibaly, Baez. All. Zdenek Zeman

Arbitro: Antonio Giua di Olbia

Reti: 20′ pt Iori su rigore (C), 19’st Kouamè (C)

Corner: 8-2 per il Pescara

Ammoniti: Schenetti (C), Gravillon (P), Carraro (P), Settembrini (C), Mazzotta (P), Mancuso (P)

Spettatori: 2.339

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