Coldiretti L’Aquila: “I cinghiali stanno mettendo a rischio colture pregiate”

L’AQUILA, 8 settembre – In Abruzzo è in atto un’emergenza cinghiali. Emergenza che mette a rischio colture pregiate, a partire da quella delle lenticchie di Santo Stefano già compromessa per oltre il 50%. A lanciare l’allarme, questa volta, è Coldiretti l’Aquila, che chiede alla Regione di dare una svolta definitiva al problema.
“E’ necessario snellire la macchina burocratica che gravita intorno alla preoccupante realtà della fauna selvatica – dichiara il direttore di Coldiretti L’Aquila Massimiliano Volpone – Quello che sta succedendo a Santo Stefano di Sessanio è inaudito e chiama in causa una emergenza generale che va avanti da troppo tempo. Ci sono produttori che non riusciranno a raccogliere nulla perché tutto il raccolto è andato distrutto. L’allarme riguarda comunque tutte le colture e i produttori sono veramente esausti. E come se non bastasse si avvicina anche la raccolta dello zafferano”.
Sulla questione dei cinghiali non è la prima volta che Coldiretti si esprime chiedendo una svolta definitiva all’emergenza. La federazione regionale Abruzzo, infatti, lo aveva ribadito già nell’incontro dei primi di agosto con l’ assessorato all’agricoltura, quando aveva evidenziato come la situazione stesse “assumendo connotazioni critiche, diventando un pericolo sia per l’incolumità delle persone che per le imprese sempre più esasperate” e chiesto la costituzione di un tavolo di emergenza gestito dalle Prefetture.
“La situazione ormai insostenibile sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici, sanitari ed ambientali – chiude Volpone – ribadiamo che è necessario affrontare con impegno e tempestività il problema, accelerare il percorso e riorganizzare organi e procedure affinché si trovi una soluzione definitiva”.