Comitati sul piede di guerra contro Centrale Snam a Sulmona. Il 3 febbraio assemblea regionale
PESCARA, 25 gennaio – Comitati e collettivi della Valle Peligna, in conferenza stampa a Pescara, per rilanciare la battaglia contro la Centrale Snam di Sulmona, che rientra nel progetto Rete Adriatica. Un progetto che prevede la costruzione di un metanodotto lungo quasi 700 chilometri e diviso in 5 lotti, che va da Massafra a Minerbio passando per Sulmona, e la realizzazione di una Centrale di compressione e spinta, che si estenderà su una superficie di 12 ettari, a pochi passi dalla città peligna. L’iter che riguarda la centrale è separato da quello concernente il metanodotto e la mobilitazione dei cittadini ha assunto i caratteri dell’urgenza dopo che il Consiglio dei ministri, con la delibera del 22 dicembre scorso, ha dato il via libera ai lavori per la realizzazione della Centrale.
Giovanna Margadonna, portavoce dei Comitati cittadini per l’Ambiente di Sulmona, dice:
“Torniamo a ribadire la nostra opposizione al progetto della Centrale Snam a Sulmona, contro il quale siamo in trincea ormai da 10 anni, conducendo una battaglia civile e democratica. Le criticità fondamentali riguardano l’elevata sismicità del territorio, sul quale dovrebbe insistere sia l’impianto di compressione che il metanodotto . L’impianto di compressione rilascerebbe 164 tonnellate, tra monossido di carbonio e ossidi di azoto, che rimarrebbero imprigionati all’interno di una valle chiusa, che con il fenomeno dell’inversione termica non consente la dispersione di questi inquinanti e dunque ci troveremmo di fronte ad un grave rischio sanitario per la salute dei cittadini. Senza contare le ripercussioni economiche per un territorio che già presenta un’economia debole e che ha tra le sue peculiarità l’agricoltura di qualità e il turismo”.
Per rilanciare la battaglia contro la Centrale Snam, il 3 febbraio prossimo si terrà un’assemblea regionale a Sulmona. Barbara Giambattista, portavoce del Collettivo Altrementi Valle Peligna, mette in luce:
“Cercheremo di riunire tutte le realtà che si occupano non solo di questa vicenda, ma più in generale tutte le realtà degli hub del gas. Noi cittadini, insieme ai Comuni della Valle Peligna, alla Provincia dell’Aquila e alla Regione Abruzzo stiamo ribadendo un fermo ‘no’ alla Centrale, perchè è nociva, non porta lavoro e danneggia il territorio. Inoltre, visto che l’Europa sta andando verso le rinnovabili, questo investimento è destinato a morire a breve. Insomma non c’è alcun aspetto positivo in quest’opera”.