Comune contro “Eriberto”, l’amministrazione vince anche il secondo round
PESCARA, 28 MARZO – Anche il Consiglio di Stato conferma la legittimità dell’operato del Comune sul provvedimento di decadenza della concessione per la società di gestione dello stabilimento balneare Eriberto, relativamente agli spazi destinati alla ristorazione.
Già il Tar, come ricorda il vicesindaco Enzo Del Vecchio, aveva rigettato la sospensiva richiesta dalla Ristorazione Srl, ora l’ordinanza emessa dal Consiglio di Stato, in attesa della sentenza che ci sarà fra qualche mese:
“Non solo ribadisce la linea del pronunciamento precedente – sottolinea Del Vecchio – ma pone un punto fermo su una materia particolarmente delicata, soprattutto in un momento in cui per effetto della direttiva Bolkestein pende la decisione per quanto riguarda gli affidamenti ai concessionari”
Il ricorrente sosteneva l’illegittimità della decadenza per mancato pagamento dei canoni, ritenendoli non dovuti, perché non aveva potuto esercitare l’attività di ristorazione per cause indipendenti dalla sua volontà, tra cui la mancata definizione della sanatoria degli abusi edilizi preesistenti.
La sentenza aveva rilevato che la chiusura dell’attività era comunque addebitabile alla concessionaria e che questa non solo non aveva indicato le ragioni per cui non aveva provveduto alla sanatoria degli abusi edilizi rilevati, ma nemmeno aveva esercitato alcun mezzo di tutela per censurare tale mancata conclusione.
“Contro tale pronunciamento – spiega ancora Del Vecchio – la Srl ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva della sentenza citata, l’ordinanza respinge la richiesta e ribadisce dunque l’assoluta correttezza procedimentale tenuta dal Comune di Pescara”.