Comune di Teramo e Università: si va verso una convenzione quadro
TERAMO, 4 dicembre – “L’università al centro” era stato uno dei mantra ripetuto fino allo sfinimento dal sindaco Gianguido D’Alberto in campagna elettorale. Che proprio in ossequio agli impegni assunti ha annunciato come il Comune, a breve, sottoscriverà con l’Ateneo una convenzione quadro, intesa come strumento comunicativo e mezzo per dichiarare e verificare gli intenti.
L’annuncio è arrivato all’esito dell’incontro di questa mattina in Municipio tra il primo cittadino e il Rettore dell’Università, professor Dino Mastrocola, incontro al quale hanno partecipato anche gli assessori Cristina Marroni, Sara Falini e Simone Mistichelli.
La convenzione, la prima mai stipulata fino ad oggi tra le due istituzioni, avrà il nome di “Teramo Città Universitaria” e servirà a regolare i rapporti tra i due enti, fungendo da traino per il coinvolgimento delle altre realtà istituzionali del territorio. La funzione concreta delle attività sancite dalla Carta, verrà quindi tradotta in attività operativa da una commissione permanente, che si riunirà con cadenza periodica e le cui attribuzioni saranno concrete e misurabili.
Oggi, intanto, Comune e Università hanno affrontato alcuni dei tempi più caldi sul tavolo, a partire dalla ristrutturazione e riqualificazione dell’ex manicomio. Tema rispetto al quale il sindaco ha richiesto al Rettore che il Comune assuma parte diretta nella realizzazione del progetto definitivo, sia in fase decisionale sia per ciò che attiene la definizione degli aspetti urbanistici e amministrativi.
Sul tavolo anche la questione dei trasporti, con l’ipotesi di modificare le corse, intensificando quelle a maggiore fruizione e istituendo una linea dedicata all’Università, quella della carta dello studente, rispetto alla quale i due enti hanno trovato un’intesa totale, quella dei tirocini formativi curriculari con allo studio formule di convenzione per favorire stages preso gli uffici municipali, in particolare per ciò che attiene le facoltà di scienze della comunicazione e scienze politiche e la specialistica in scienze dell’amministrazione.
Grande attenzione è stata poi riservata ai servizi per la disabilità, rispetto ai quali è stata prospettata l’attivazione di corsi di formazione per insegnanti dedicati all’apprendimento del linguaggio dei segni.