Contributi per l’emergenza abitativa non dovuti, a Chieti cinque persone a giudizio
CHIETI, 23 giugno – Si chiude con il rinvio a giudizio di cinque persone l’inchiesta per l’assegnazione di contributi per l’emergenza abitativa erogati dal Comune di Chieti e per fatti che risalgono ai primi mesi del 2012.
Prima udienza del processo fissata il 5 settembre per: Luciana Rapattoni, ex funzionaria apicale dell’ufficio politiche della casa del Comune, la figlia Brigitta Berghella, di Bruna Sacco, dipendente comunale addetta alla protocollazione informatica delle domande, Adriano Sulpizio pure dipendente dell’ente e di Rita Marinelli, addetta all’istruttoria delle pratiche di richiesta del contributo di emergenza abitativa presso l’ufficio politiche della casa.
Tutti sono accusati di abuso d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.
Secondo le accuse alterando un timbro di ingresso del Comune sulla richiesta di contributo per l’emergenza abitativa e i dati relativi al protocollo informatico del Comune, avrebbero retrodatato la richiesta di contributo presentata da Berghella. La domanda, infatti, venne presentata il 5 dicembre del 2011 mentre il termine per poter beneficiare del contributo era fissato al 21 ottobre.