Controlli dei Nas nelle industrie alimentari abruzzesi, maxi sequestro e deposito chiuso
PESCARA, 30 novembre – Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara nelle cosiddette industrie conserviere di tutto l’Abruzzo, con particolare attenzione alle procedure adottate in tema di gestione del rischio da contaminazione di botulino. Due le aziende in cui sono state accertate irregolarità, una in val di Sangro e l’altra in provincia dell’Aquila: nel primo caso è stato eseguito un un maxi sequestro di funghi e conserve alimentari, nel secondo è scattata la chiusura di un deposito abusivo. Ai responsabili delle due ditte sono state elevate sanzioni per alcune migliaia di euro.
In particolare, nel Chietino, in un’impresa alimentare attiva nella produzione e commercializzazione di conserve alimentari, funghi e tartufi, i militari del Nas hanno eseguito accertamenti sulle procedure di autocontrollo aziendale e di rintracciabilità degli alimenti. Ne è conseguito il sequestro amministrativo di circa 5000 vasetti di conserve di funghi e tartufi, le cui procedure di produzione, rispetto alle informazioni presenti in etichetta, non garantivano la sicurezza e l’idoneità al consumo umano. Il vincolo è scattato anche per oltre cento chili di grasso alimentare, detenuto in assenza di informazioni utili a poterne stabilire la rintracciabilità. Il valore della merce sequestrata è di oltre 50mila euro.
Nell’Aquilano, invece, in un’azienda attiva nella lavorazione dei tartufi, i Nas abruzzesi hanno scoperto che era stato attivato abusivamente, esternamente al fabbricato, un deposito di prodotti finiti e imballaggi primari, in assenza della prescritta comunicazione all’autorità sanitaria, ai fini della registrazione dell’attività. La struttura, tra l’altro, era priva dei minimi requisiti igienico-sanitari. La Asl ne ha quindi disposto la chiusura. Imposto, inoltre, il trasferimento immediato dal deposito abusivo dei prodotti finiti e degli imballaggi primari in locali autorizzati.