Controlli del Nas in occasione delle feste natalizie: sequestrati alimenti in tutta la regione
PESCARA, 22 dicembre – Sequestri e sanzioni in tutta la regione, in occasione delle imminenti festività natalizie e di fine anno, nell’ambito dei controlli condotti dal Nas di Pescara sulla rete della ristorazione presente nei centri commerciali abruzzesi.
In Provincia di Pescara i militari hanno segnalato all’Autorità Sanitaria il responsabile di un iperstore che deteneva un rilevante quantitativo di alimenti vari, quali paste ripiene, prodotti da forno e affini, carenti delle informazioni sulla loro rintracciabilità. Alimenti sequestrati e avviati alla distruzione.
In un fast food, asservito ad un’area commerciale e di svago, invece, il responsabile é stato segnalato alla Procura della Repubblica, quale autore del reato di frode nell’esercizio del commercio, poiché ometteva di identificare, sul menù, i prodotti alimentari, come hamburger, di origine congelata, vantandoli come freschi.
In Provincia di Teramo i controlli hanno permesso di individuare un operatore del settore alimentare, operante in un centro commerciale, che ometteva di informare la clientela che i prodotti somministrati erano di origine congelata e surgelata. Lo stesso è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria, per la frode in commercio e all’Autorità Sanitaria per la detenzione di prodotti ittici non rintracciabili, che sono stati distrutti.
In una panetteria-pasticceria, invece, i Nas, oltre alle carenze igienico sanitarie e strutturali di un locale deposito, il cui utilizzo è stato interdetto dal personale del Sian della Asl, hanno notato che la varietà dei dolciumi tipici venduti sfusi, non era correlata alla presenza di materie prime in deposito. Gli ulteriori accertamenti hanno, infatti, consentito di appurare che erano tutti di produzione industriale: venivano sconfezionati e venduti come se fossero artigianali. È scattata la denuncia alla Procura della Repubblica.
In Provincia di Chieti, i militari della tutela Salute, risalendo la filiera della carne di hamburger rinvenuta in un fast food ispezionato, sono intervenuti in un centro lavorazione carni, dove hanno vincolato un rilevante quantitativo di materia prima di origine animale, poiché carente di informazioni sulla rintracciabilità.
In un ristorante etnico con formula all you can eat, di pertinenza di un centro commerciale, invece, sotto la lente è finito il menu le cui indicazioni sull’origine congelata e surgelata degli alimenti erano riportate in caratteri di dimensioni ridottissime, tali da risultare quasi illeggibili e comunque inidonee alla corretta e leale informazione alla clientela. Così i militari hanno segnalato il responsabile alla Procura della Repubblica per frode nell’esercizio del commercio. In una pizzeria, invece, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di oltre 60 chili di alimenti vari, poichè detenuti in cattivo stato di conservazione, considerate le carenti condizioni igieniche e la difformità rispetto a quanto indicato in etichetta.
In Provincia di L’Aquila, i Nas hanno ispezionato alcuni fast food presenti in un’area commerciale, documentando inadeguatezze igienico sanitarie, strutturali e gestionali, in tema di autocontrollo aziendale, che sono state oggetto di segnalazione all’Autorità sanitaria e contestazione di diverse violazioni amministrative pecuniarie.