TERAMO, 4 luglio 2017 – Un convegno da incubo, organizzato dalla Asl teramana, fa infuriare il sindacato dei medici. Per questa mattina, infatti, l’azienda sanitaria locale aveva indetto un corso di aggiornamento obbligatorio, riservato a 250 medici di famiglia, in contrada Casalena. Gravi carenze organizzative hanno però fatto saltare il corso, facendo perdere tempo prezioso ai medici, che se ne sono tornati a casa contrariati e inviperiti.

Stando a quanto denuncia la Fimmg di Teramo, che riunisce i medici di medicina generale, già raggiungere il luogo dell’evento è risultato particolarmente problematico, a causa dell’assenza di segnaletica e indicazioni.

Il peggio è arrivato però in seguito, in quanto la sala aveva una capienza massima di 60 posti a fronte di 250 medici intervenuti. Inoltre l’impianto audio non era funzionante e non c’era un tecnico per gestire l’attrezzatura multimediale.

La federazione dei medici teramani mette in rilievo che per l’occasione era stata attivata la Guardia Medica, il cui costo è stato inutilmente caricato sul bilancio della Asl e che gli studi dei medici di famiglia sono rimasti chiusi, in tutta la provincia, con gravi disagi per i pazienti.

La Fimmg dunque si rivolge direttamente al direttore generale della Asl teramana per chiedere:

“Cosa intende fare per identificare i responsabili del disservizio e del danno d’immagine di cui l’Azienda Sanitaria e l’intera categoria dei medici di famiglia sono  stati vittime ? Chi pagherà le spese per l’inutile attivazione della Guardia Medica ? Chi pagherà il docente del corso che inutilmente era arrivato da fuori regione ? Esiste  o meno un danno erariale e in tal caso chi ne risponderà ?”